ROMA – Due giorni di sciopero e migliaia di voli cancellati. Gli assistenti di volo e i piloti di Ryanair, la principale low cost d’Europa, hanno deciso di incrociare le braccia il 25 e il 26 luglio. L’interruzione del servizio riguarda il personale di cabina basato in Italia, Spagna, Portogallo e Belgio. La motivazione è la richiesta di migliori condizioni di lavoro, il rispetto dei diritti per gli assunti di ciascuno Stato in cui opera la compagnia aerea. Richiesto anche l’avvio di un tavolo per la negoziazione di un accordo collettivo.
Le date delle ‘vacanze pericolose’
Gli scioperi annunciati verranno effettuati in base ai regolamenti di ogni Paese. Si aggiungono allo sciopero delle ventiquattro ore convocato da un gruppo di un centinaio di piloti irlandesi per il 12 luglio. Se in Italia il personale incrocerà le braccia per 24 ore il 25 luglio, negli altri Paesi europei si sciopererà in tutto per 48 ore, quindi anche il 26 luglio. La due giorni di agitazione capita in uno dei periodi di picco per il trasporto aeree. Non solo per quanto riguarda il numero di passeggeri trasportati, ma anche per i ricavi. La compagnia, in una replica inviata al quotidiano di via Solferino, respinge le critiche. E’ stato infatti spiegato che le condizioni di lavoro dei dipendenti sono già tra le migliori del settore.
I numeri
Stando all’elenco dei voli programmati e depositati in Italia, si calcola che potrebbero essere cancellati circa 400 voli in partenza dal nostro Paese. Il totale dei posti corrisponde invece a circa 76 mila unità. Considerando che il tasso di riempimento dei velivoli della low cost è tra i più alti al mondo (96% a giugno 2018, almeno il 98% nei mesi di luglio e agosto), vuol dire che decine di migliaia di italiani rischia di vedersi rovinate le vacanze o potrebbero partire in ritardo. A questi numeri vanno aggiunti poi quelli messi a disposizione dai velivoli basati negli altri Paesi in cui si sciopererà e che dovrebbero atterrare in Italia.
Lo sciopero del 21 luglio
Quello del 25 luglio arriverà — salvo ripensamenti dell’ultimo minuto — lo sciopero di 24 ore dei controllori di volo italiani previsto per il 21 luglio. Inizialmente l’agitazione era prevista per il 5 luglio. Le compagnie aeree, a quanto risulta, non hanno ancora ricevuto un ‘Notam’. Si tratta dell’avviso inviato a comandanti e primi ufficiali con le informazioni disponibili su un determinato aeroporto. Tale documento dovrebbe essere emesso sette giorni prima dell’agitazione. Ma gli scali più colpiti — secondo il bollettino di Flight Service Bureau — dovrebbero essere quelli di Roma e Milano. Problemi anche per Brindisi, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Palermo, Pescara e Venezia.