Milano, 29 set. (LaPresse) – “E’ un momento in cui siamo in difficoltà di risultati e avere la società a stretto contatto, presente, ci ha fatto molto piacere. Questo può farci solo bene, perché per noi è un momento in cui dobbiamo andare alla ricerca non di tristezza, ma di tranquillità. Ne abbiamo bisogno”. Così Rino Gattuso, allenatore del Milan, alla vigilia della sfida con il Sassuolo, commentando il momento dei rossoneri reduci dal pari di Empoli. “E’ una squadra che gioca bene ma non riesce a raggiungere l’obiettivo della vittoria e questo – ha aggiunto in conferenza stampa – sta diventando un peso per tutti noi”. “Cosa ci diciamo in privato? Sono contento, la società mi fa sentire a mio agio, ci parliamo senza scorciatoie. Vorrei dare qualcosa in più io, qualche vittoria. Ma le prestazioni ci sono, dobbiamo continuare su questa squadra qua e limare qualche errore di troppo”, ha proseguito Gattuso.
le spiegazioni
Il tecnico ha poi chiarito sul presunto sfogo avuto nello spogliatoio nel postgara di Empoli: “La settimana scorsa non ero arrabbiato, è normale che quando pensi di avere a disposizione tutti e perdi un giocatore come Higuain un po’ di nervosismo può subentrare. Ero deluso – ha spiegato – per la perdita di un giocatore importante. A fine partita non ho detto parole pesanti ai miei giocatori, ho detto loro che non avevo nulla da dire, stiamo pagando a caro prezzo qualsiasi cosa che succede. L’errore dei singoli giocatori ci può stare ma quando le partite non le chiudi può succedere che la squadra avversaria possa creare qualcosa. Dobbiamo essere più bravi e cattivi sottoporta, ma non ho fatto alcuna scenata”, ha assicurato. “Non avevo nulla da rimproverare. Sono amareggiato perché per la mole di gioco fatta nelle ultime partite meritavamo più punti”.