MILANO – A metà mattinale Borse europee strizzano l’occhio agli investitori: Piazza Affari (+2,5%) guida i listini del Vecchio Continente dopo il mancato taglio del rating all’Italia da parte di S&P. Gli investitori guardano anche con attenzione all’esito delle elezioni regionali dell’Assia in Germania. In lieve rialzo l’euro sul dollaro a 1,1403 a Londra. L’indice d’area stoxx 600 guadagna lo 0,9%. In forte rialzo Londra (+1,3%), Francoforte (+1,2%) e Madrid (+1,1%). In positivo anche Parigi (+0,2%), dopo l’apertura in ritardo per motivi tecnici. Vola il comparto farmaceutico ed avanzano i titoli finanziari (+1,7%) dove si mettono in mostra Hsbc (+4,5%), Royal Bank (+4%), Ubs (+2,3%), Banco Santander (+2,3%) e Deutsche Bank (+2%). In positivo gli energetici (+1,1%) con il prezzo del petrolio in calo. In rialzo Bp (+1,3%), Total (+1%) e Shell (+0,6%).
Spread
In calo lo spread tra Btp e Bund che si attesta a quota 295 con il rendimento del decennale italiano al 3,33%.
Tasso
Cala a 0,159% in asta Bot 6 mesi: il Tesoro ha collocato tutti i sei miliardi di euro di Bot semestrali offerti in asta oggi, con il tasso in calo. Il rendimento medio è sceso a 0,159% da 0,206% del collocamento di fine settembre. Sostanzialmente stabile la domanda che ha raggiunto i 9,618 miliardi di euro contro i 9,857 miliardi di euro dell’asta del mese scorso, con un rapporto di copertura pari a 1,6 contro 1,64 precedente.
Borse asiatiche
Concludono la seduta in negativo appesantite dal forte calo dei listini cinesi. Gli investitori guardano con preoccupazione al rallentamento dell’economia cinese ed al rafforzamento del dollaro. I mercati risentono dell’instabilità geopolitica a livello globale. Chiude in calo Tokyo (-0,16%) mentre sul mercato dei cambi lo yen si mantiene stabile sul dollaro a un livello di 112,20, e sulla moneta unica a un valore di 127,40. A contrattazioni ancora aperte sono in forte calo Shanghai (-2,1%), Shenzhen (-2%) e Seul (-1,5%) mentre procedono in rialzo Hong Kong (+0,3%) e Mumbai (+1,2%). Sul fronte macroeconomico in arrivo di dati sull’inflazione in Italia e sul credito nel Regno Unito. Dagli Stati Uniti l’indice Fed Dallas e spese personali.