Alitalia, Leogrande vede i sindacati, spuntano 3mila lettere del fisco

Foto Valerio Portelli / LaPresse Nella Foto: Giuseppe Leogrande

MILANO – Spunta il caso dei 3.000 avvisi del fisco a piloti e assistenti di volo di Alitalia. Il personale di bordo sta ricevendo infatti dall’Agenzia delle Entrate delle cartelle esattoriali per il pagamento di alcune indennità contributive relative agli scorsi anni. La questione è emersa durante il tavolo che si è tenuto oggi tra il commissario straordinario, Giuseppe Leogrande, e i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi. Le altre due emergenze affrontate durante l’incontro riguardano il rinnovo della cassa integrazione per i lavoratori e il rifinanziamento del fondo di solidarietà per il trasporto aereo.

Gli avvisi di accertamento, spiegano da Anpav, segnalano cartelle esattoriali per l’anno d’imposta 2014, risalenti dunque addirittura alla gestione Alitalia-Cai. Il caso nasce da una interpretazione differente tra il Ministero del Lavoro e l’Agenzia delle Entrate, ma i dipendenti non risultano coinvolti perché si tratta di una questione che riguarda unicamente la compilazione della busta paga da parte dell’azienda. Sia Alitalia sia i sindacati, tuttavia, sono convinti che il fisco sbagli e che le imposte pagate siano da considerare in regola. Quindi si sta lavorando, precisano le fonti Anpav, per neutralizzare le cartelle.

In merito all’incontro di oggi, Tarlazzi dichiara che “complessivamente sono soddisfatto. È stato il primo incontro ed è emersa la disponibilità del commissario ad avviare confronti su tutti i temi dell’azienda con il sindacato”. Il leader sindacale aggiunge di aver ribadito anche a Leogrande che “servono investimenti, bisogna intervenire sulla flotta di lungo raggio perché il costo del lavoro non è un problema (è solo il 19% dei ricavi) bisogna fare altre cose, bisogna intervenire sulle voci di costo comprimibili”.

Ieri Alitalia ha reso noto di aver chiuso il 2019 con un aumento sia dei ricavi per il traffico passeggeri (+1,7%), sia dei passeggeri di lungo raggio (+4,7%). L’anno ha visto la compagnia affermarsi come la seconda linea aerea più puntuale in Europa e la settima nel mondo, mentre il fatturato è salito del 5,3% sul 2018 e del 14,7% rispetto al 2017. Oggi, invece, Assaeroporti ha reso noto il consuntivo generale del traffico aereo in Italia. Il 2019 ha chiuso con 193,1 milioni di passeggeri, il 4% in più rispetto al 2018, e 1,6 milioni di movimenti aerei, pari al +2,7%, sempre sull’anno precedente. (AWE/LaPresse)

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