Allarme Dem: Sessions silurato da Trump, a rischio l’inchiesta Russiagate

Olivier Douliery /AFP in foto Donald Trump

Washington (Usa) – Fa infuriare i democratici la prima decisione di Donald Trump all’indomani del Midterm, cioè quella di cacciare il ministro della Giustizia Jeff Sessions e sostituirlo con il fedelissimo Matthew Whitaker.

Una decisione che solleva dubbi sul futuro dell’indagine del super-procuratore Robert Mueller sul Russiagate. Mossa controversa che fa il paio con quella di sospendere l’accredito alla Casa Bianca al giornalista della Cnn Jim Acosta, protagonista del botta e risposta con il tycoon nella conferenza stampa di mercoledì per commentare i risultati del voto.

“Minaccia per la democrazia”, “abuso di potere” e ancora “sull’orlo di una crisi costituzionale”, sono le espressioni scelte dai democratici per condannare le prime azioni di Trump dopo il Midterm.

Alcuni Dem hanno brandito la minaccia di un’inchiesta parlamentare 

L’associazione progressista Move On ha invitato gli americani a manifestare oggi a partire dalle 17 in tutto il Paese, denunciando che “Donald Trump ha piazzato un fedelissimo (al ministero della Giustizia ndr.) per supervisionare l’indagine russa e superare una linea rossa mirata a proteggere questa inchiesta”.

Jeff Sessions, 71 anni, si è dimesso mercoledì su richiesta di Trump, che da mesi non mancava di criticarlo in pubblico a seguito della sua decisione di auto-ricusarsi, a marzo del 2017, nell’ambito della delicata inchiesta sul Russiagate. Dopo questa scelta, il ruolo di supervisionare l’indagine attualmente guidata dal superprocuratore Robert Mueller passò al vice attorney general, Rod Rosenstein, che lo ricopre tuttora.

Il controllo dell’indagine, potrà essere assunto dal nuovo ministro della Giustizia

Matthew Whitaker che è stato nominato ad interim, a meno che non opti anche lui per l’auto-ricusazione. Per questo i democratici temono che il margine di manovra di Mueller si ridurrà: Trump non può direttamente licenziare il superprocuratore, ma il sostituto di Sessions potrà farlo, come pure potrà porre fine all’indagine.

Ad agosto del 2017  Whitaker criticò l’estensione dell’inchiesta sul Russiagate

Whitaker affermò che indagare, nelle finanze personali di Trump e della sua famiglia, andasse al di là dell’ambito della nomina del superprocuratore. E chiese a Rosenstein di ordinare a Mueller “di limitare la portata della sua inchiesta”. Da qui il timore dei democratici che il suo arrivo implichi la fine dell’indipendenza di Mueller.

Ex procuratore federale, 49 anni, Whitaker, in passato candidato alle primarie repubblicane in Iowa, ha promesso di guidare il suo ministero seguendo “le regole etiche più elevate”. “A causa dei suoi commenti” dovrebbe “ricusarsi” dall’inchiesta sul Russiagate, afferma il leader dei Dem al Senato, Chuck Schumer. E il suo collega Jerrold Nadler, che da gennaio assumerà probabilmente la guida della commissione giustizia alla Camera, ha denunciato una “ingerenza” del presidente Trump nell’inchiesta russa avvertendo che i democratici potrebbero lanciare un’indagine parlamentare sul tema

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