Allegri sceglie Dybala per Madrid

Foto Gabriel Bouys / AFP in foto Massimiliano Allegri

MILANOPaulo Dybala sì, Sami Khedira no. Alla vigilia di Madrid contro l’Atletico, primo round degli ottavi di Champions League, Massimiliano Allegri ha ufficializzato la scelta de La Joya (“Può darci una grossa mano, c’è bisogno di tecnica e di giocate e se ha una condizione ottimale è giusto che giochi“) al fianco di Ronaldo e Mandzukic e il forfait del centrocampista.

Il tedesco è rimasto, infatti, a Torino per degli accertamenti medici, dai quali, ha comunicato il club bianconero, “è emersa l’opportunità di effettuare uno studio elettrofisiologico e eventuale trattamento di un’aritmia atriale comparsa nella giornata odierna”. Un’altra tegola che cade sulla testa del tecnico bianconero a 24 ore dalla battaglia del nuovo Wanda Metropolitano, impianto che ospiterà anche la finalissima.

Non è una partita come le altre, è un ottavo di finale come lo è stato l’anno scorso e in quelli precedenti“, ha esordito Allegri in conferenza. “Affrontiamo una squadra che negli ultimi anni ha giocato due finali, come noi e ha vinto l’Europa League. Sarà una bella partita tra due squadre che hanno un’ottima organizzazione. L’Atletico fa della compattezza e di un blocco grantico nella fase difensiva i suoi punti di forza e sfrutta al massimo le palle inattive. C’è da fare i complimenti a Simeone. Dobbiamo fare una partita giusta e porre le basi per passare il turno“.

La certezza, ha assicurato il tecnico bianconero, è che i Colchoneros si troveranno di fronte un’avversaria in salute: “Abbiamo avuto delle difficoltà nelle prime partite dell’anno, ma la squadra ora è in crescita fisicamente, tecnicamente, psicologicamente. Abbiamo fatto buone partite ottenendo buone vittorie. Ma dobbiamo ancora crescere: stiamo entrando nella fase importante della stagione, ci giochiamo un ottavo di finale e parte del campionato nelle prossime partite“.

Ronaldo ritrova Madrid e gli avversari di tanti derby vissuti con il Real e i riflettori ovviamente si poseranno su di lui. Anche perché il fuoriclasse portoghese ha giù bucato la rete dell’Atletico ben 22 volte. “Con Cristiano aumenta l’obbligo di vincere? Non è questione di obbligo. Per vincere bisogna lavorare bene sul campo e avere un pizzico di fortuna, perché la Champions può essere determinata da episodi“, ha avvertito Allegri. “Avere Ronaldo poi sicuramente è un vantaggio perché negli ultimi 10 anni i capocannonieri della Champions sono stati lui e Messi. Però la squadra deve fare una prestazione importante, non è che se hai Ronaldo vinci automaticamente“.


Nessun calcolo in vista del ritorno all’Allianz Stadium

Se firmerei per un 1-1 o un pareggio con gol? Io non firmo per niente, ma ho chiesto alla squadra che è molto importante fare gol. Meglio due“. Quanto all’atteggiamento, “dovremo cercare di controllare la partita e stare attenti alle loro ripartenze in cui sono micidiali, hanno grande compattezza e concedono poco“.

Riguardo la formazione, l’unico dubbio di Allegri riguarda la difesa, con il ballottaggio tra De Sciglio e Cancelo: favorito l’ex milanista. A sostituire Khedira sarà Bentancur, che con Matuidi affiancherà in mezzo Pjanic.


Il bosniaco respinge l’etichetta di grandi favoriti

Ci sentiamo forti, ma ci sono tante squadre che possono vincere la Champions“, ha dichiarato. “Affrontiamo un grande avversario, li rispettiamo. Ma sarà molto importante prendere un vantaggio già da domani“. L’obiettivo è ovviamente tornare al Wanda Metropolitano il 1° giugno “ma prima di arrivarci ci sono tanti ostacoli. Già da domani, contro una squadra che ha fatto grandissimi risultati negli ultimi anni. Inizia un ciclo importante, vogliamo tornare qui a giocarci la finale, è il nostro obiettivo e il nostro sogno. Ci aspettiamo due partite complicate, proveremo a fare un bel risultato già all’andata, che ci aiuterebbe a passare il turno“. Magari con una punizione vincente, e sarebbe la prima in bianconero per CR7. “Chi la batterà tra noi due? Speriamo intanto di averne a disposizione. Vediamo. Da vicino magari calcerò io, da più lontano magari lui o altri“.


Per Diego Simeone si parte ad armi pari

Al momento nessuna è avvantaggiata, partiremo da 50-50. Siamo pronti. La Champions League, una competizione così grande, contro una squadra così grande come la Juventus: è questo tipo di partite che ci aiuta a crescere. Per il ‘Cholo’ “non è una finale anticipata. E’ un ottavo e non assegna nessun trofeo, a parte il passaggio del turno“. La Juve “è un rivale poderoso, un club di vertice con un allenatore che è lì da molto tempo, proprio come noi. Hanno giocatori di massimo livello, con tanta qualità“, ha aggiunto l’argentino. “Speriamo, con le nostre armi, di poter condurre la partita dove vogliamo“.
(LaPresse)

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