Governo in crisi, scontro aperto tra Di Maio e Salvini. Il leghista evoca le urne, Giorgetti da Mattarella

Il sottosegretario ha comunicato al presidente il suo no all'ipotesi di una candidatura come commissario Ue. Dal Carroccio, ha sostenuto il grillino, "un mare di fake news solo per screditarci, quel che è accaduto è gravissimo"

Scontro aperto tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La crisi, ormai, è più che uno spettro: si sa concretizzando, è realtà. Il primo accusa i grillini di essersi alleati in Europa con i ‘dem’: “Da due giorni sono al governo insieme, per ora a Bruxelles”, ha dichiarato il ministro degli Interni. E la stoccata si riferisce alla decisione del Movimento 5 Stelle di votare la von der Leyen a guida della Commissione Europea. “L’hanno proposta Merkel e Macron. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza”.

Di Maio contrattacca

Reazione dura di Luigi Di Maio. “Se la Lega vuol far cadere il governo lo dica chiaramente”. Secondo il capo del Mise la notizia dell’alleanza tra grillini e Pd è frutto di una tattica usata dal Carroccio per distrarre l’opinione pubblica dall’inchiesta sui presunti fondi russi ottenuti dal partito di Salvini. “Si deve portare rispetto al M5S e oggi – ha aggiunto Di Maio – se vogliamo seguire questo schemino di Salvini chi è al governo con Berlusconi, in tutte le Regioni, è la Lega. Chi sta al governo con Renzi sull’affossamento del salario minimo, sul Tav, su Radio Radicale, ovvero ‘Radio Soros’, è sempre la Lega”. 

Russiagate all’italiana

Nonostante l’interveto a gamba tesa di Di Maio, sul Russiagate all’italiana, ha preso le parti della Lega: “Se avessi il minimo sospetto che la Lega ha preso soldi da Mosca non starei al governo con loro”. Però se il Parlamento chiede un’audizione, ha chiarito il politico di Pomigliano d’Arco, “è giusto che quella persona vada in Parlamento”.

Alla stoccata ha replicato Salvini considerando le parole del collega soltanto ‘sfoghi’: “Abbiamo preso atto della sola storica dei 5 Stelle che hanno votato con Merkel, Macron, Berlusconi e Renzi”.

Governo nel caos

Il botta e riposta è sintomo del nervosismo che attraversa l’alleanza penta-leghisa. I Cinque Stelle stanno perdendo consensi e non riescono a concretizzare le riforme che avevano in mente, il Carroccio è preoccupato dall’inchiesta sui fondi russi. Il tutto crea caos e una gestione lente che tiene al palo l’Italia su temi di vitale importanza.

Di Maio: “La Lega ci ha colpito alle spalle”

Di Maio oggi ha riunito i capigruppo: “Siamo stati colpiti alle spalle – ha dichiarato il vicepremier ai suoi -, le offese e le falsità dette nelle ultime 48 ore contro il M5S non hanno precedenti. Anche contro di me. Un mare di fake news solo per screditarci, quel che è accaduto è gravissimo”.

Tra i leader non c’è più fiducia. “Ormai manca – ha dichiarato il leghista. – Anche personale, perché io mi sono fidato per mesi”. Se dovesse rompersi definitivamente l’alleanza, per il capo del Carroccio ci sono le urne: “Oltre questo governo ci sono solo le elezioni. La finestra per votare è sempre aperta”. E comunque, ha concluso il vicepremeir sulla possibilità di tornare alle urne, “è una domanda da fare ad altri, non decide Matteo Salvini. Il Viminale continua a lavorare”.

Giorgetti da Mattarella

Mentre si è consumata la lotta politica tra i due vicepremier, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti si è recato dal presidente Sergio Mattarella per comunicargli la sua rinuncia a qualsiasi ipotesi di candidatura come commissario europeo.

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