Ambiente, Giovannini: “Per la transizione ecologica serve un cambio culturale”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

“Il saldo tra gli enormi problemi e le straordinarie opportunità della transizione ecologica dipende dal punto di vista con cui la politica, le imprese e la società la vogliono affrontare. Siamo divisi tra chi vuol accelerare e chi vuol rallentare il cambiamento”. Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini nel corso dell’evento nazionale “Le fonti rinnovabili contro la crisi e per la transizione ecologica” organizzato dai gruppi di Gruppi di lavoro Energia e Clima (Goal 7-13) dell’ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile con il contributo di Amazon, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022.

“La guerra in Ucraina e i mercati di energia impazziti – ha aggiunto il ministro – ci impediscono di valutare il futuro: per superare lo shock dobbiamo ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e spostarci su altre fonti. Anche dal mondo delle imprese arriva una risposta inequivocabile: accelerare gli investimenti sulle fonti rinnovabili per aumentare l’indipendenza strategica del nostro sistema economico. Per farlo bisogna superare diversi problemi, come i costi delle materie prime, del credito e la necessità di costruire reti complesse. L’affermazione delle rinnovabili non dipende però solo da questioni economiche e tecnologiche, va affrontata soprattutto sul piano culturale. E’ con la democrazia che possiamo contribuire ad affrontare la crisi climatica, agendo affinché una cultura della sostenibilità, basata sulla scienza, diventi dominante”.

LaPresse

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