Ue, Michel: “C’è bisogno di un’autentica unione energetica”

(Olivier Hoslet, Pool Photo via AP)

“Lanciando una guerra contro l’Ucraina, Vladimir Putin ha anche lanciato un ‘missile energetico’ contro l’Europa. Vuole cancellare le nostre economie, indebolire le nostre società e distruggere il nostro morale. Dobbiamo essere lucidi nel valutare l’entità del danno. Questa crisi rivendica la nostra strategia di crescita comune e rende urgente stabilire un’autentica unione energetica. Sarà un pilastro essenziale della sovranità dell’Ue”. Lo ha scritto in un intervento sul Financial Times il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “L’energia è come il sangue che scorre nelle vene delle nostre economie. Ma sta diventando coagulato dalle azioni aggressive della Russia. Famiglie e aziende devono far fronte a bollette energetiche esorbitanti. Le importazioni di energia dell’Ue nella prima metà del 2022 sono state pari a quasi 380 miliardi di euro, una cifra vicina a quanto normalmente paghiamo per un anno intero. È probabile che il nostro disavanzo commerciale energetico raddoppi nel 2022, raggiungendo circa il 5% del Prodotto interno lordo”, ha scritto Michel.

“Questa situazione ci costringe a rivalutare il modo in cui raggiungiamo la nostra transizione a lungo termine verso la neutralità climatica, che non è solo centrale per la nostra lotta ambientale, ma è fondamentale per la nostra strategia di crescita. Il nostro percorso verso lo zero netto è stato in parte basato sull’ampia disponibilità di gas a prezzi accessibili. Questo è ormai un ricordo del passato”, si legge nell’intervento di Michel sul Financial Times, “a Versailles, lo scorso marzo, i leader dell’Ue hanno deciso di rafforzare la sovranità europea in materia di difesa, economia ed energia. Oggi riconosciamo la necessità di una nuova strategia energetica per affrontare questa crisi e gettare le basi per un’economia resiliente. Ecco perché chiedo un’autentica unione energetica. Ciò comporterà la rivisitazione di molte delle nostre convinzioni di vecchia data e un’azione più collettiva, come europei.

La crisi energetica ha messo in luce le crepe in un’unione composta da 27 ‘riserve private’ energetiche”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome