Atletica, Mei: Jacobs è coraggioso, ma giusto non rischiare

“Jacobs ha dimostrato un coraggio notevole. Ha voluto fortemente provare a onorare l’impegno, ci ha provato fino all’ultimo momento"

Foto AP / David Goldman in foto Marcell Lamont Jacobs vince l'oro nei 100 metri con il nuovo record europeo di 9''80

MILANO – “Jacobs ha dimostrato un coraggio notevole. Ha voluto fortemente provare a onorare l’impegno, ci ha provato fino all’ultimo momento. Questa per me è una grande dimostrazione di serietà e attaccamento alla maglia azzurra”. Il presidente federale Stefano Mei commenta così la notizia del forfeit di Marcell Jacobs, a poche ore dall’annuncio. “La vita di un atleta – ancora le parole di Mei – è fatta di momenti positivi ed altri negativi. Ed anche un piccolo problema può impedire il rendimento di una macchina così sofisticata come il corpo di un atleta. È fin troppo ovvio che mi dispiaccia, il fatto di non rivedere Jacobs in pista. Ma condivido certamente la scelta di non rischiare, per evitare di compromettere definitivamente la stagione”. “Sapevamo in che condizioni erano i nostri due alfieri – il commento del DT Antonio La Torre – e a loro va il nostro ringraziamento per essersi messi comunque in gioco. Ma aver tutelato l’integrità di Marcell è importante, perché la nostra destinazione finale sono i Giochi di Parigi. La staffetta? Troveremo una soluzione, lo dobbiamo al nostro ruolo di campioni olimpici ed anche a Marcell stesso”. Sulla composizione del quartetto, al momento nessun elemento. “Stiamo studiando alchimie diverse, e dobbiamo comunque batterci con le forze che abbiamo a disposizione. Tutti moltiplicheranno le proprie forze”.

Dalla voce dell’allenatore di Jacobs, Paolo Camossi, il racconto di come si è arrivati alla decisione dello stop: “Non è stato facile, fino all’ultimo secondo abbiamo valutato il da farsi – spiega – Prima dei Mondiali abbiamo lavorato bene, i dolori erano andati via, ma sapevamo che l’incognita sarebbe stata l’alta intensità. In batteria Marcell ha sentito una fitta all’adduttore che gli ha impedito di essere se stesso: da ieri sera si è sottoposto a tutta la fisioterapia necessaria, poi stamattina si è svegliato indolenzito. L’ecografia ha manifestato una contrattura e sappiamo che compromettere l’adduttore vorrebbe dire finire la stagione. Chi ha deciso per la rinuncia? L’ultima parola è stata del gruppo azzurro”. Poca voglia di parlare, da parte di Marcell, e uno stato d’animo comprensibilmente provato. Ancora Camossi: “In questo momento è molto dispiaciuto per non aver dato emozioni a se stesso e agli altri. Ma abbiamo visto la finale insieme e siamo molto sereni per il futuro: ci ha fatto capire che non c’è un vero dominatore nella velocità mondiale, e sapevamo che il 9.79 di Kerley non sarebbe stato ripetuto nei turni successivi. Ora bisogna mettersi subito in mentalità Europei di Monaco”.

(LaPresse)

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