Auto: Renault e Anfia insieme per opportunità filiera fornitori italiani

Si è tenuta oggi la prima conferenza del gruppo Renault in collaborazione con Anfia

LAPRESSE / AFP

TORINO – Si è tenuta oggi la prima conferenza del gruppo Renault in collaborazione con Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), durante la quale il gruppo francese ha presentato a circa 200 aziende italiane la sua strategia per il futuro e le opportunità che offre alla filiera dei fornitori. Alla conferenza hanno partecipato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico; Luca de Meo, ceo gruppo Renault; Gianluca de Ficchy, vice presidente esecutivo acquisti dell’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi e direttore dell’Alliance purchasing organisation (Apo); Paolo Scudieri, presidente Anfia e Marco Stella, presidente gruppo componenti Anfia. L’obiettivo è di rivolgersi alla filiera dei fornitori italiani per costruire collaborazioni durature che permettano di affrontare insieme le sfide e cogliere le opportunità del prossimo decennio. “L’Italia è stata ed è uno dei grandi Paesi dell’automobile, con eccellenze riconosciute in tutto il mondo – ha affermato Luca de Meo, ceo gruppo Renault -. Oggi ci troviamo al crocevia tra due rivoluzioni che cambieranno il cuore dell’industria automobilistica, e dobbiamo creare un ecosistema trasversale e geograficamente di prossimità per raggiungere i nostri obiettivi. L’Italia ha molti punti di forza e da Italiano e manager, sarebbe per me fonte d’orgoglio poter giocare questa partita accanto ad eccellenze italiane ed esserne il promotore”.  

“L’interesse che il know-how, la specializzazione, la qualità dei prodotti e dei processi, la flessibilità e la creatività delle imprese italiane della componentistica rivestono per un grande player internazionale come Renault Group ci rende orgogliosi e ci conferma che la nostra filiera ha molte frecce al suo arco per vincere la sfida della transizione e far crescere la sua competitività in uno scenario globale in forte evoluzione. L’orientamento alla prossimità geografica delle filiere di fornitura, poi, è un approccio che ci accomuna”, ha affermato Paolo Scudieri, presidente Anfia. Per il fruppo Renault, l’Italia e i suoi fornitori sono una leva fondamentale data la loro centennale esperienza e conoscenza dell’industria automotive. Ad oggi, il Gruppo Renault realizza acquisti per circa 1 miliardo di euro in Italia, al 40% attorno al gruppo motopropulsore ed i suoi componenti, grande punto di forza del mercato italiano. Con l’appoggio di Anfia, Renault vuole fare un passo avanti e sviluppare un ecosistema solido attorno alla catena del valore dell’auto elettrica, alla tecnologia e alla digitalizzazione. Gianluca de Ficchy, vice presidente esecutivo acquisti dell’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi e direttore dell’Alliance purchasing organisation (Apo) ricorda che “la strada è chiara, e l’Italia ha ciò che serve per giocare un ruolo fondamentale nel creare una catena del valore efficiente e a basse emissioni in Europa. Da parte nostra c’è spazio e volontà per spingere oltre il nostro business nel Paese. Vogliamo costruire una rete di fornitori solida per i nostri modelli a combustione interna ed ibridi e, allo stesso tempo, trovare nuove opportunità per l’auto elettrica, dall’estrazione di materie prime alla loro raffinatura. Inoltre, l’opportunità della digitalizzazione è reale e sta accelerando, e per questo siamo ansiosi di stabilire relazioni con partner di scala nel settore del software ed entrare in contatto con i centri di eccellenza in Italia”.

A gennaio 2021, Luca de Meo presentò il piano Renaulution, volto a riportare ilgruppo Renault a numeri positivi e far fronte alle due rivoluzioni che stanno impattando l’industria automobilistica: la transizione ecologica e la rivoluzione digitale. Per il gruppo Renault, viene spiegato, preparare questa transizione è una delle principali priorità, posizionandosi concretamente sull’elettrificazione e la digitalizzazione seguendo tre principi guida. In primo luogo, mettendo in atto una profonda riorganizzazione di risorse e competenze, focalizzando squadre specifiche e capitali su attività di natura diversa: dalle auto elettriche, ai servizi di mobilità ed energetici. In secondo luogo, adottando un approccio orizzontale ai settori, siglando collaborazioni strategiche che promuovano un’innovazione eco-sistemica. Infine, anteponendo il valore al volume nella definizione delle strategia e a tutti i livelli dell’azienda, dando priorità alla qualità e alla creazione di valore aggiunto.

LaPresse

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