Bielorussia, Ue, Usa, Gb e Canada: “Rilasciare i 900 prigionieri e nuove elezioni”

"Chiediamo al regime (bielorusso) di rilasciare incondizionatamente e senza indugio i suoi quasi 900 prigionieri politici"

BRUXELLES – “Chiediamo al regime (bielorusso) di rilasciare incondizionatamente e senza indugio i suoi quasi 900 prigionieri politici, di porre fine alla sua campagna di repressione e di attuare le raccomandazioni della missione di esperti indipendenti nell’ambito del meccanismo di Mosca dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e di intraprendere azioni significative affrontare le preoccupazioni sollevate nell’ambito del meccanismo di Vienna dell’Osce. Il regime dovrebbe avviare prontamente un dialogo politico completo e genuino con i rappresentanti dell’opposizione democratica e della società civile, facilitato dall’Osce, che porti a nuove elezioni presidenziali libere ed eque sotto l’osservazione internazionale”. Lo scrivono in una dichiarazione Canada, Unione europea, Regno Unito e Stati Uniti d’America.

 “Oggi – continua la dichiarazione – in risposta ai continui attacchi ai diritti umani e alle libertà fondamentali in Bielorussia, al mancato rispetto delle norme internazionali e ai ripetuti atti di repressione, abbiamo nuovamente adottato misure sanzionatorie coordinate contro determinati individui ed entità. Rimaniamo impegnati a sostenere le aspirazioni democratiche del popolo bielorusso e siamo uniti per imporre costi al regime – e a coloro che lo sostengono – per i suoi sforzi per mettere a tacere le voci della società civile indipendente, dei media e di tutti i bielorussi che cercano di parlare verità su ciò che sta accadendo nel loro paese”.

“Chiediamo ancora una volta che il regime di Lukashenko smetta immediatamente e completamente di orchestrare la migrazione irregolare attraverso i suoi confini con l’Ue. Coloro che, in Bielorussia o in paesi terzi, facilitano l’attraversamento illegale delle frontiere esterne dell’Ue dovrebbero sapere che ciò ha un costo notevole”, concludono.

LaPresse

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