Bolivia, la procura generale ordina l’arresto di Morales

L'ex presidente è accusato di sedizione e terrorismo

Foto Aizar Raldes / AFP in foto Evo Morales

LA PAZ – La procura generale della Bolivia ha emesso un mandato d’arresto a carico dell’ex presidente Evo Morales. Rifugiatosi in Argentina e preso di mira da alcune indagini dopo essere stato costretto alle dimissioni.

Il testo firmato dai procuratori di La Paz, Jhimmy Almanza e Richard Villaca, ordina alle forze dell’ordine di “arrestare e condurre Juan Evo Morales Ayma alla sede del ministero pubblico”. L’ex presidente è accusato di sedizione e terrorismo.

L’annuncio della Añez qualche giorno fa

La presidente ad interim della Bolivia, Jeanine Añez, ha annunciato che presto sarà emesso un mandato d’arresto contro l’ex presidente Evo Morales. “Nei prossimi giorni sarà emesso un mandato d’arresto perché abbiamo effettuato i passi necessari”, ha dichiarato alla stampa Añez, senatrice di destra, dopo una cerimonia militare. A suo dire, Morales “non ha mai rispettato nulla, nemmeno la Costituzione”. E di conseguenza se tornerà in Bolivia “sa che dovrà fornire delle risposte al Paese, perché deve rendere conto alla giustizia”.

Abbandonato dalla polizia e dall’esercito Evo Morales, primo presidente indigeno della storia del Paese, è stato costretto alle dimissioni il 10 novembre dopo tre settimane di manifestazioni contro le elezioni, su cui da parte dell’opposizione e dell’Organizzazione degli Stati americani (Oas) pesavano denunce di brogli. Morales era in corsa per un quarto mandato, dopo circa 14 anni alla guida della Bolivia, e si era dichiarato vincitore al primo turno.

(LaPresse/AFP)

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