Borsa, in Asia chiusure miste: ottimismo per l’allentamento del lockdown

Si avverte fiducia per la diminuzione delle misure di quarantena

La Borsa in Asia (AP Photo/Kin Cheung)

ROMA – Azionario Asia contrastato. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,05% a 20.390,66 punti. L’Hang Seng di Hong Kong sale dell’1,79%, lo Shanghai Composite è invece negativo con -0,17%; Sidney avanza dell’1,48% mentre Seoul cede lo 0,48%.In primo piano il maggiore ottimismo degli operatori in vista dell’allentamento delle misure di lockdown varate a seguito della pandemia del coronavirus un po’ ovunque, nel mondo.

La cautela non manca, se si considera che la Corea del Sud ha lanciato domenica un avvertimento sull’arrivo di una possibile seconda ondata di contagi, stando a quanto riporta Reuters. Detto questo, le notizie relative alle aperture di attività continuano a fare le prime pagine dei giornali. Oggi Disney riaprirà il proprio parco Disneyland a Shanghai, in Cina. Gli avvertimenti, tuttavia, non mancano. Michael Yoshikami, fondatore e amministratore delegato di Destination Wealth Management, ha riferito, intervenendo alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc, che “è piuttosto chiaro che, se si riaprirà troppo velocemente, ci saranno conseguenze significative”.

Si avverte fiducia per la diminuzione delle misure di quarantena

Il Segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin ha avvertito inoltre che le condizioni del mercato del lavoro degli Stati Uniti potrebbero “peggiorare prima di migliorare” e che negli stati è possibile che il tasso di disoccupazione sia salito già al 25%. Lo scorso venerdì è stato diffuso il report occupazionale di aprile, che ha messo in evidenza un tasso di disoccupazione salito al al 14,7% dal 4,4% di marzo. Si tratta dei livelli più alti dalla Seconda Guerra Mondiale. Il dato è comunque migliore delle attese degli analisti che avevano previsto un aumento al 16%. Persi nello stesso mese 20,5 milioni di posti di lavoro.

Dati no dalla Corea del Sud dove, soltanto nei primi dieci giorni di maggio, le esportazioni hanno sofferto un tonfo del 46,3% su base annua. Molto male anche le importazioni, scese del 37,2%. In media le esportazioni giornaliere del paese sono calate del 30,2%. Lo scorso 23 aprile è stato diffuso il Pil della Corea del Sud, che ha concluso il primo trimestre del 2020 riportando il trend peggiore dal quarto trimestre del 2008. L’economia sudcoreana ha scontato gli effetti del coronavirus COVID-19 con una contrazione dell’1,4% q/q, comunque inferiore a -1,5% atteso dagli analisti. Su base annua, il Pil ha segnato una crescita dell’1,3%. Focus sulla componente dei consumi privati, capitolati del 6,4% rispetto al +0,9% del quarto trimestre, al ritmo peggiore dal 1998.

(LaPresse)

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