Borsa, Piazza Affari fallisce rimbalzo: male Mediaset e Atlantia

Rimbalzo fallito per Piazza Affari, con il mercato che continua a guardare con preoccupazione agli sviluppi della crisi turca. L'indice Ftse Mib ha chiuso la giornata a quota 20.906 punti (-0,30%) dopo essere arrivato a guadagnare quasi l'1% nella prima parte della giornata

Milano, 14 ago. (AWE/Finanza.com) – Rimbalzo fallito per Piazza Affari, con il mercato che continua a guardare con preoccupazione agli sviluppi della crisi turca. L’indice Ftse Mib ha chiuso la giornata a quota 20.906 punti (-0,30%) dopo essere arrivato a guadagnare quasi l’1% nella prima parte della giornata, giovandosi anche del ritracciamento dello spread sotto 270 punti base dopo le indicazioni arrivate dal governo circa l’impegno a proseguire nel percorso di riduzione del debito. Martedì da dimenticare in Borsa per Mediaset che dopo una breve sospensione al ribasso cede il 5,74% a quota 2,609 euro. A spingere le vendite sul titolo sono le indicazioni arrivate da Morgan Stanley, che ha tagliato il prezzo obiettivo sulla controllata spagnola Mediaset Espana a 5,30 dai 6,30 euro precedentemente indicati, con rating “underweight” confermato.

i risultati

In particolare il broker Usa ritiene che i ricavi pubblicitari in Spagna saranno in lieve calo nel 2018 con una seconda parte dell’anno debole. Tonfo anche per Atlantia (-5,39% a 23,54 euro) a seguito del crollo del ponte Morandi, sulla A10, a Genova. Autostrade per l’Italia, società controllata da Atlantia, ha comunicato che erano in corso lavori di consolidamento e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Male il settore bancario Mediobanca e Banco Bpm peggiori performer con cali rispettivamente del 2,62% a 8,32 euro e del 2,59% a 2,18 euro. Niente rimbalzo per Unicredit (-2,04% a 13,146 euro), nonostante la conferma arrivata oggi da Berenberg sul giudizio “buy”. L’istituto di piazza Gae Aulenti paga il nuovo affondo del presidente turco Erdogan, intenzionato a boicottare i prodotti elettronici americani. Massimi da febbraio 2017 invece per Saipem, in progresso del 3,85% a 4,63 euro. Dunque da inizio anno il titolo segna un saldo di +21% in virtù soprattutto del rally degli ultimi 4 mesi (+50% dai minimi annui toccati il 9 aprile). Oggi gli analisti di Barclays hanno alzato il rating sulla società di servizi petroliferi a “overweight” dal precedente “underweight”, con target price salito a 5,20 euro dai 3,80 euro indicati in precedenza.

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