Brucellosi, ci sono aiuti per 6 milioni

Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida in Senato: dall’Europa altri 2 milioni all’anno

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Francesco Lollobrigida, Fratelli d’Italia

CASERTA (Sergio Olmo) – Il governo Meloni scenderà in campo a difesa dell’intera filiera bufalina: dall’allevamento locale alla commercializzazione della mozzarella di bufala Dop. E’ un messaggio chiaro e forte quello lanciato ieri dall’aula di Palazzo Madama dal ministro all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida nel suo intervento di replica ad un’interrogazione presentata dal gruppo di Forza Italia (prima firmataria Licia Ronzulli) sui nodi della vertenza bufalina in Campania. I parlamentari azzurri ricordano i 140mila capi abbattuti negli ultimi 10 anni e chiedono al ministro se intenda sostenere un piano di vaccinazione capillare, che coinvolga tutti gli allevamenti campani e non solo quelli “ufficialmente indenni”. Inoltre, vanno ridotti i tempi di accesso ai contributi per l’abbattimento dei capi e prese misure di sostegno economico per il ripopolamento con nuovi capi.
“I nostri uffici monitorano costantemente l’andamento della brucellosi e della tubercolosi bufalina in Campania – ha detto testualmente Lollobrigida – siamo ben lontani dall’obiettivo e il fenomeno è allarmante ed è necessario intervenire rapidamente e con misure efficaci”.
“A questo fine – ha reso noto il titolare del Dicastero – ho già scritto al ministero della Salute, alle istituzioni locali e alle associazioni di categoria per confermare la volontà di implementare l’attività di raccordo operativo e coordinato finalizzata a definire gli strumenti per affrontare in modo efficace le problematiche in oggetto”.
Quello di ieri è stato in sostanza il primo atto ufficiale di un impegno di governo lungamente atteso dagli allevatori bufalini casertani, alle prese da anni con la politica degli abbattimenti messa in campo dalla Regione Campania con l’Istituto zooprofilattico Meridionale e l’Asl casertana.
Una soddisfazione anche per il nostro giornale che su questa vertenza ci ha messo la penna e che da sempre porta quotidianamente in primo piano, nero su bianco e con dovizia documentale, tutti i fatti e le opinioni relative a questa drammatica vicenda.
Esultano intanto gli allevatori, gongola la politica campana di centrodestra, innanzitutto con il senatore Francesco Silvestre, relatore dell’interrogazione forzista, che ieri, ricordando i dati impietosi degli abbattimenti per sospetta infezione di decine di migliaia di capi bufalini poi risultati sani alle indagini post mortem, ha puntato l’indice sulla necessità di un’ampia campagna di vaccinazione praticamente analoga a quella che tra il 2007 e il 2013 azzerò le infezioni in Campania.
Analogamente la senatrice di Fratelli D’Italia Giovanna Petrenga che in una nota ha espresso il proprio apprezzamento per l’intervento del ministro “la cui strada intrapresa – ha detto – porterà presto ad una soluzione di queste criticità”.
I deputati meloniani Marco Cerreto e Gimmi Cangiano, esprimono apprezzamento per l’idea del coordinamento operativo ipotizzato dal ministro.
“Il dato politico emergente dall’intervento in Aula del ministro Francesco Lollobrigida – ha sottolineato il senatore napoletano di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli – è il netto cambio di passo del governo su di una vertenza praticamente decennale, che fino a ieri sembrava destinata all’immobilismo più assoluto”.
Per Rastrelli “il governo di Giorgia Meloni ha dato un segnale politico e istituzionale significativo della volontà di porsi concretamente a tutela di chi lavora e produce, a difesa delle identità e delle eccellenze territoriali troppo spesso sacrificate sull’altare della peggiore speculazione politica e non solo”.
L’impegno del ministro non toccherà, intanto, solo e soltanto il tema dell’eradicazione delle infezioni bufaline, ma andrà ad estendersi anche a quello dei ristori, rispetto ai quali saranno individuate, ha detto Lollobrigida, nuove modalità accelerate di erogazione di misure di sostegno per mancato reddito a favore delle aziende che hanno subito forti abbattimenti, che sono davvero impressionanti.
Ma quella di ieri è stata anche l’occasione per ricordare che i fondi per la filiera ci sono e in buona parte sono già stati trasferiti da tempo alla Regione.
“Il ministero – è stato ricordato – a seguito dell’adozione del Regolamento delegato dell’Unione Europea 467 del 2022, che prevedeva la concessione di un aiuto al comparto, ha stanziato ben 6,2 milioni di euro già interamente erogati”.
Ma non solo, perché nel Piano strategico di Politica Agricola Comune 2023-2027, in fase di adozione da parte della Commissione europea, “sono stati previsti aiuti accoppiati destinati al settore per 2,3 milioni di euro l’anno”.
“Inoltre – ha aggiunto Lollobrigida – gli allevatori bufalini, attraverso gli eco schemi potranno accedere ad aiuti specifici finalizzati al miglioramento del benessere animale e della riduzione del’antimicrobico resistente”.
Quanto alla mozzarella di bufala Dop, al fine di sostenere la filiera, il governo ha predisposto un apposito capitolo di bilancio finalizzato alla promozione dei prodotti Dop e Igp con un apposito, ulteriore, stanziamento di 700mila euro.

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