Calcio, Chiellini pronto all’ ‘ultima’ con la Nazionale: “Lascio senza rimpianti”

Nessun rimpianto. I giorni in azzurro per Giorgio Chiellini stanno per concludersi e un bilancio è inevitabile. La cornice per congedarsi dalla Nazionale garantisce il prestigio che merita il capitano di mille battaglie: la 'finalissima' di mercoledì a Wembley contro l'Argentina.

MILANO – Nessun rimpianto. I giorni in azzurro per Giorgio Chiellini stanno per concludersi e un bilancio è inevitabile. La cornice per congedarsi dalla Nazionale garantisce il prestigio che merita il capitano di mille battaglie: la ‘finalissima’ di mercoledì a Wembley contro l’Argentina. L’epilogo di un meraviglioso viaggio iniziato 22 anni fa, sempre in terra britannica, a Wellingborough, quando con l’Under 15 affrontò in amichevole l’Inghilterra: 2-2 il risultato. A Londra Chiellini arriverà a 117 presenze con la Nazionale maggiore, raggiungendo De Rossi al quarto posto nella classifica di presenze di tutti i tempi. Anche se Leonardo Bonucci è già in corsia di sorpasso a quota 115. Proprio l’amico e compagno di club erediterà da lui la fascia: “Prima come capitano c’era Buffon, che era diverso, prima ancora Cannavaro che è un altro tipo di persona. Per ogni capitano e persona, la cosa importante è essere se stessi”, ha spiegato ‘Chiello’. “L’importante è essere di aiuto e supporto per i compagni, ma ognuno ha le proprie caratteristiche e Leo lo farà bene”.

Ultimi giorni in azzurro, dunque, ma non c’è solo spazio per l’inevitabile malinconia. “Mi sto godendo le ultime settimane, prima alla Juventus e poi con la Nazionale”, ha garantito. Poi spazio ai ricordi: “Tra i più belli metto la vittoria dell’Europeo e la serata di mercoledì. Sono tanto felice. Poi c’è l’esordio, che è sempre bello e magico”. Certo, voltandosi indietro qualcosa che avrebbe voluto cambiare c’è: vedi alla voce Mondiale. “Io credo nel destino. Nel 2006 ero parte del gruppo, ma poi giustamente non andai in Germania. Nel 2010 e nel 2014 abbiamo vissuto Mondiali deludenti. Volevo cambiare la mia storia con i Mondiali, ma purtroppo non ce l’ho fatta. Ma gli Europei li ho sempre vissuti da protagonista, non ho rimpianti”. C’è, invece, la soddisfazione di aver “avuto una carriera inimmaginabile. La Nazionale è il sogno di tutti i bambini e non avrei mai potuto immaginare di fare un percorso del genere”. “Mi mancheranno tutti i ragazzi, la quotidianità, l’emozione, il confronto”, ha poi spiegato il difensore. “Ho avuto il piacere di condividere lo spogliatoio con tanti giovani, che ho trattato sempre come dei fratellini. Mi è piaciuto entrare in questo ruolo di fratello maggiore. Con gli anni sono riuscito a vivere con un po’ più di leggerezza e serenità tutto ciò che facciamo, l’esperienza ti forma e ti migliora. Credo sarà così anche per i ventenni di oggi”.

Restando in tema giovani, Chiellini si è detto fiducioso: “Ci sono e quelli bravi stanno anche giocando. Tante volte si esaspera un problema che io non vedo. Ci sono alcuni reparti più affollati, altri meno, ma fa parte del momento. Questi ragazzi stanno portando avanti un percorso nelle Under con una qualità tecnica molto alta. Bisogna ripartire dalle cose fatte bene, sono molto fiducioso per il futuro”. Per questo, Chiellini ripone fiducia nel ct Mancini: “E’ garanzia di crescita, con lui si potrà difendere il titolo europeo tra due anni”. Quanto all’erede designato’ dello juventino, Bastoni, “credo che abbia un futuro radioso dinanzi a lui. Glielo dico da tempo, dalla prima volta che l’ho visto. Poi sui nuovi non voglio sbilanciarmi, perché non li conosco bene. Bastoni deve solo giocare, sbagliare e migliorare: a 23 anni non si può essere perfetti, ma lui ha tutto per fare 10-12 anni in maglia azzurra”, ha spiegato. Mercoledì a Chiellini nella pancia di Wembley toccherà l’ultimo discorso alla squadra: “Non ho ancora pensato a cosa dirò, probabilmente proverò a farli sorridere”. Ma è certo che non mancherà la commozione.

LaPresse

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