Calcio: Juve a forza 4, Kean stende la Roma tra le polemiche

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 17 Ottobre 2021 Juventus Fc vs AS Roma Allianz Stadium - Torino Nella foto: Moise Kean (Juventus F.C.); rete 1-0

TORINO – La Juve si riaggancia al gruppo delle migliori, ma il successo nello scontro diretto con la Roma è destinato ad alimentare fiumi di polemiche. Kean spacca la partita e la decide dopo un quarto d’ora con un colpo di testa da killer d’area, ma dalla parte opposta i giallorossi recrimano per un gol annullato ad Abraham, sul finire del primo tempo, per un fischio di Orsato che anziché concedere il vantaggio fischia un penalty che Veretout fallisce, ipnotizzato da Szczesny. Da quell’errore i ragazzi di Mourinho, che pure avevano iniziato meglio, perdono il filo del match.

La partita si ‘sporca’ e con mestiere e arguzia la Juve la porta a casa non demeritando, perché nella ripresa sono stati proprio i bianconeri ad andare più vicini al gol. La Vecchia Signora infila il quarto successo di fila (il secondo consecutivo per 1-0) che le consente di agganciare Lazio e Atalanta e di riportarsi in zona Inter e Roma. Milan e Napoli sono ancora lontane, ma adesso questa Juve fa paura.

Mourinho recupera Abraham, regolarmente al centro dell’attacco, mentre Allegri non rischia Morata preferendogli Kean accanto all’inamovibile Chiesa, in un 3-5-2 con Danilo a completare la retroguardia a tre con Bonucci e Chiellini e De Sciglio schierato come jolly a sinistra, con Cuadrado a seminare il panico sull’altra fascia. L’approccio alla partita sorride alla Roma, che prende il controllo del centrocampo con autorità e fermezza, complice qualche palla persa di troppo dai padroni di casa.

Zaniolo sembra avere la gamba dei giorni migliori e con le sue accelerazioni spacca in due la gabbia costruita dai bianconeri. Szczesny deve subito intervenire su un colpo di testa di Mancini, e poco dopo ringrazia una deviazione sul tiro insidioso di Pellegrini. La Vecchia Signora fatica, ma al primo affondo passa: cross insidioso di De Sciglio, Bentancur intercetta di testa ma la palla carambola sul volto di Kean, che trafigge l’incolpevole Rui Patricio.

La partita cambia e si incanala sui binari cari ai bianconeri, che si abbassano e attendono l’avversario per poi colpire in contropiede. Ovvero il canovaccio che si augurava di interpretare la Juve, che deve fare a meno di Dybala e non può contare su un Morata al 100%. La Roma accusa il colpo del gol subito a freddo e nel frattempo perde anche per strada Zaniolo, tra i più ispirati, per un problema muscolare alla coscia.

Bonucci e Chiellini non concedono profondità ad Abraham disinnescando la miglior arma di Pellegrini e compagni, ma sul finire del primo tempo un errore di Chiellini in disimpegno mette in moto l’inglese. Danilo lo ferma in qualche modo ma la palla finisce a Mkhitaryan che viene steso da Szczesny in uscita, prima che lo stesso Abraham sul proseguimento dell’azione insacchi. Orsato però nel frattempo ha fermato il gioco per concedere il penalty, tra le proteste generali degli ospiti per il mancato vantaggio.

Dopo un controllo al Var per un possibile offside Veretout si presenta dal dischetto ma viene ipnotizzato da Sczesny. La fine del primo tempo che arriva da lì a poco serve a placare gli ardori in campo, e nella ripresa la Juve esce dal guscio andando subito vicinissima al bis con una rovesciata di Bernardeschi e soprattutto sul successivo tapin di Kean, che spara alle stelle da zero metri. La Roma fatica nuovamente a trovare il bandolo della matassa contro una Vecchia Signora compatta e ben messa in campo, anzi sono ancora i bianconeri a farsi vedere con un tiro da fuori di Bernardeschi di poco a lato.

Veretout con un tiro a giro insidioso prova a svegliare i compagni e a farsi perdonare il rigore sbagliato (il primo in giallorosso dopo 14 tentativi andati a buon fine), ma la scossa non arriva e Mourinho nel finale getta nella mischia anche Shomurodov, in coppia con Abraham. Tutto inutile, questa Juve è famelica e non concede spazi: la quarta vittoria di fila è servita, ma non senza polemiche.(LaPresse)

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