Calcio: Juve in ritiro fino al Derby, Allegri e squadra senza più alibi

La notte più buia. La sconfitta in Champions League contro il Maccabi Haifa e la ormai quasi certa eliminazione dal torneo rendono ancora più acuta la crisi della Juventus.

Foto Fabio Ferrari/LaPresse 11 Settembre 2022 - Torino, Italia - sport, calcio - Juventus vs Salernitana - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - Juventus Stadium. Nella foto:Massimiliano Allegri (Juventus F.C.); Arkadiusz Milik (Juventus F.C.); September 11, 2022 Turin, Italy - sport, calcio - Juventus vs Salernitana - Italian Serie A Football Championship 2022/2023 - Juventus Stadium. In the pic: Massimiliano Allegri (Juventus F.C.); Arkadiusz Milik (Juventus F.C.);

La notte più buia. La sconfitta in Champions League contro il Maccabi Haifa e la ormai quasi certa eliminazione dal torneo rendono ancora più acuta la crisi della Juventus. Per questo i giocatori bianconeri da questo pomeriggio andranno in ritiro con l’allenatore Max Allegri alla Continassa almeno fino al derby di sabato, per provare a fare quadrato. Le parole del presidente Andrea Agnelli nel dopo partita, che ha parlato di “vergogna” con accuse precise a tutto il gruppo e non solo all’allenatore, devono far scattare una reazione da parte dei giocatori. Intanto i tifosi bianconeri sono letteralmente infuriati e sui social continua a spopolare l’hashtag #allegriout, diventato in pochi minuti trend topic. Durissimi i commenti nei confronti dell’allenatore, ritenuto primo responsabile di uno dei peggiori inizi di stagione nella storia della Juventus. E come se non bastasse, il titolo alla Borsa di Milano ha perso oltre il 30% del suo valore rispetto a giugno. Il valore delle azioni è passato infatti dagli 0,4042 euro del 2 giugno scorso agli 0,2736 euro di oggi.

Agnelli, però, ieri sera è stato chiaro: “In una situazione come questa non è la questione di una persona sola, non è un giocatore o un preparatore, ma è una questione di gruppo e da qui dobbiamo ripartire, sapendo che abbiamo ancora 9 partite in trenta giorni e poi una seconda parte di stagione dove dovremo dare il massimo”. “Non può essere colpa dell’allenatore se non riusciamo a vincere un tackle, faccio fatica a pensare a un cambio in corsa di allenatore alla Juventus, noi i bilanci li facciamo sempre a fine stagione”, ha aggiunto. Una sorta di avviso di sfratto…. per tutti. Dal canto suo Allegri non ha alcuna intenzione di gettare la spugna. “Dimissioni? Assolutamente no perché una sfida quando diventa difficile è ancora più bella, dobbiamo uscirne con coraggio, voglia e grande passione”, ha detto. “Vergognarci? Ha ragione”, ha aggiunto il tecnico a proposito delle parole del presidente. Ora alle parole devono seguire i fatti.

La Juve proverà quindi, nella quiete della Continassa, a ritrovare quello spirito necessario per tirarsi fuori da questo brutto momento, i giocatori alloggeranno nelle loro stanze personali al J Hotel e direttamente da lì si recheranno al centro di allenamento. Alla seduta di domani sicuramente non prenderà parte Di Maria, uscito dopo meno di mezzora ieri per l’ennesimo infortunio muscolare. Il Fideo nelle prossime ore sarà sottoposto a tutti gli esami del caso, c’è il rischio di rivederlo solo nel 2023 e che salti anche il Mondiale contro l’Argentina. Un’altra tegola per Allegri. Come dopo il ko contro il Milan, anche dopo il crollo di Haifa social spenti tra i giocatori, ma a provare a scuotere un gruppo depresso ci ha pensato un ex del passato recente come Claudio Marchisio su Instagram: “A cosa serve in questo momento sparare sentenze e cercare a tutti i costi un colpevole? Anche quando crediamo che nulla funzioni e tutto sembra compromesso, non dobbiamo mai scordarci chi siamo. Siamo caduti più e più volte, ma ci siamo sempre rialzati e ogni volta abbiamo scritto la storia”.

Intanto buone notizie arrivano da Federico Chiesa, ormai prossimo al rientro (possibile nella prossima trasferta europea in programma il 25 ottobre a Lisbona contro il Benfica) dopo il lungo infortunio e oggi in campo con la Juve Under 17.

LaPresse

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