Calcio Juve, Sarri: “Il Bologna è una squadra pericolosa, spero ci sia Mihajlovic”

"Il Bologna è una delle squadre che mi è piaciuta di più in questa fase, è una delle squadre che recupera più palloni e tira più in porta. Sarà una squadra pericolosissima da affrontare, perchè è di alto livello".

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini

TORINO – “Il Bologna è una delle squadre che mi è piaciuta di più in questa fase, è una delle squadre che recupera più palloni e tira più in porta. Sarà una squadra pericolosissima da affrontare, perchè è di alto livello”. Così Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Bologna. “Spero che Mihajlovic sia in panchina, lo rivedo molto volentieri”, ha aggiunto. Dopo un primo periodo complicato, ora Sarri sembra aver conquistato i tifosi: “Lo scetticismo nei miei confronti è una cosa con cui ci convivo da tanti anni, la classifica non mi interessa ma dobbiamo dare continuità alle prestazioni di buon livello”. “Contro l’Inter è stata una partita importante ma è il passato e ora dobbiamo concentrarci su una partita difficile, anche perchè il rientro dalla sosta è sempre complicata”.

I dubbi di formazione

“Contro il Bologna è più adatto Dybala o Higuain? Sono adatti entrambi a giocare domani”. Così Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Bologna. “Douglas Costa si sta allenando ancora a parte, non c’è il suo rientro e quindi lo prenderemo in considerazione per il futuro. Danilo e Ramsey sono rientrati, per quanto riguarda Douglas e De Sciglio arrivano però notizie confortanti”, ha aggiunto il tecnico bianconero. “Cuadrado continuerò a farlo allenare da difensore esterno, sta facendo passi avanti enormi nel tenere la linea. Deve migliorare ancora a livello individuale per evitare certi rischi”, ha spiegato Sarri.

Sulla bufera Demiral

“Il ritorno da nazionali non è mai semplice, Demiral l’ho ritrovato normale dal punto di vista dei rapporti con i compagni e dall’atteggiamento da tenere. Il resto sono problemi della Federcalcio turca e dell’Uefa che ha aperto una indagine”.

LaPresse

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