Calcio, l’Inter di Inzaghi stupisce alla prima: il dopo Conte è già iniziato

Condizione al top, vivacità, compattezza e spirito di gruppo. Simone Inzaghi l'ha chiamato il debutto perfetto e in fondo anche lui non immaginava una prima così convincente ed esplosiva.

Foto Spada/LaPresse

ROMA – Condizione al top, vivacità, compattezza e spirito di gruppo. Simone Inzaghi l’ha chiamato il debutto perfetto e in fondo anche lui non immaginava una prima così convincente ed esplosiva. L’Inter del post Conte, affidata al tecnico piacentino che per 21 anni si è costruito la sua carriera alla Lazio, ha stupito per energia e facilità di gioco lasciando sul campo di San Siro i primi segnali di rottura con il passato. Seppur il modulo sia lo stesso, contro il Genoa si è vista una squadra che con una serie di accorgimenti, dovuti anche all’innesto dei nuovi arrivi e alla cessione di pedine come Dzeko e Hakimi, sta cambiando pelle con un pressing più alto, portato quasi al limite dell’area avversaria, e una manovra più libera, e propensa a sfruttare le vie centrali. Serviranno nuove indicazioni e altri avversari per capire quanto di ‘riviluzionario’ c’è in questa nuova Inter ma partire con il piede giusto era per Inzaghi uno dei fattori più importanti per garantirsi subito fiducia. Sa di avere gli occhi addosso consapevole della sfida che ha deciso di affrontare. Ma intanto sembra aver liberato l’Inter da quei timori che potevo scaturire da un’estate per certi versi traumatica, segnata dallo shock per il malore di Eriksen all’Europeo, l’addio di Hakimi, la cessione di Lukaku inaspettata, come ha ricordato lo stesso tecnico. Mentalmente la squadra poteva risentirne e invece ha subito raccolto applausi. I nuovi acquisti Calhanoglu e Dzeko sembrano perfettamente inseriti e il fatto che abbiano subito messo la firma sul match d’esordio non è un puro dettaglio. La manovra appare fluida e senza costruzioni tattiche complesse, il reparto difensivo solido ed efficace. Insomma, se i tifosi si aspettavano subito i primi segnali dalla squadra e dal nuovo allenatore questi sono arrivati forti e chiari.

C’è adesso da replicare e confermarsi sapendo che questa squadra, lavorando su quanto lasciato da Conte, può essere davvero di nuovo la protagonista del campionato. Dimenticare Lukaku non sarà affatto semplice, ma Dzeko (alla sua 200esima partita in serie A e la prima in nerazzurro) si è subito presentato nella maniera migliore segnando contro il Genoa la quarta rete del poker. Adesso in attacco Inzaghi aspetta altri rinforzi. Sembra tramontata la pista che portava dritta a Marcus Thuram a seguito dell’infortunio al ginocchio rimediato dal giovane francese del Borussia Monchengadlach in Bundesliga. Questo stop spiana di fatto la strada a Correa, che da tempo ha espresso il desiderio di andare via dalla Lazio e lo stesso ds biancoceleste, Igli Tare, ha fatto capire che la trattativa con l’Inter è già ben avviata. Più di così al momento alla squadra nerazurra non si poteva chiedere. Trascinati da Skriniar, Barella, Perisic e Brozovic, pedine fondamentali dell’era Conte, la squadra di Inzaghi ha lanciato subito un messaggio alle rivali più agguerrite. Anche senza il ‘gigante belga’ l’Inter ha tutto per difendere il titolo cucito sul petto.

di Luca Masotto

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome