Calcio, Milan più forte dell’emergenza: tris alla Roma e vetta a -1

I giocatori del Milan festeggiano dopo che Junior Messias del Milan ha segnato il secondo gol della sua squadra durante la partita di calcio di Serie A tra AC Milan e Roma allo stadio San Siro di Milano, Italia, giovedì 6 gennaio 2022. (AP Photo/Antonio Calanni)

MILANO – Milan più forte dell’emergenza. Parte alla grande il 2022 della squadra di Pioli, che nonostante le tante assenze piega a San Siro la Roma e prova a mettere pressione all’Inter capolista, anche se i nerazzurri hanno una gara in meno visto che non sono scesi in campo contro il Bologna. Prova di forza e grande spirito dei rossoneri, che partono forte con il rigore trasformato da Giroud, al quinto centro stagionale e il 2-0 di Messias che insacca dopo un palo del francese.

Nel finale di tempo l’orgoglio della Roma frutta la rete di Abraham, poi nella ripresa Leao chiude i giochi. Finale amarissimo per José Mourinho che perde per espulsione Kardsorp e Mancini, che provoca un rigore sbagliato dal neo entrato Ibrahimovic. Nel complesso, però, la Roma è apparsa troppo nervosa e imprecisa. Anche se qualche rimpianto c’è: nelle file dei rossoneri si rende grande protagonista il sempre attento Maignan, strepitoso in almeno tre occasioni.

Ma la fortuna non sorride al Diavolo, che nella ripresa centra una traversa con Brahim Diaz e un incrocio dei pali con Florenzi. Milan provvisoriamente a -1 dalla vetta, per i giallorossi corsa alla Champions che si complica. Tra infortuni, Covid e impegno in Coppa d’Africa, Pioli ha dieci giocatori out. In difesa agisce il duo inedito Kalulu-Gabbia centrali, in mediana Krunic è preferito a Bakayoko. Mourinho ritrova Pellegrini e in avanti si affida alla coppia Abraham-Zaniolo.

La prima fiammata dei rossoneri partorisce il vantaggio. Theo Hernandez, con una gran conclusione dal limite obbliga Rui Patricio alla respinta in tuffo. Ma c’è un tocco di braccio di Abraham: Chiffi rivede la scena al monitor e indica il dischetto. Giroud, inizialmente preferito a Ibra, trasforma e spezza il digiuno che durava da ottobre (8′). Il raddoppio dei rossoneri è un gentile omaggio della Roma: Ibanez regala con un retropassaggio errato la palla a Giroud, la sua conclusione trova il palo ma sulla respinta arriva puntualissimo il tap-in di Junior Messias.

Al 17′ la strada per Pioli sembra più che in discesa. Missione rimonta che invece si complica terribilmente per la Roma: dopo un errore di Kalulu, Zaniolo prova a scuotere i suoi con un mancino respinto in corner da Maignan. Ma il Milan dà l’impressione di essere padrone del campo e del suo destino. Nel finale di frazione, però, la Roma la riapre: il colpo di testa di Abraham esalta i riflessi di Maignan, sul successivo angolo la conclusione di Pellegrini viene deviata dallo stesso inglese che inganna Maignan e riscatta il rigore provocato (40′).

La gara è viva, l’intensità sale e sale il nervosismo nei minuti prima dell’intervallo. Ad inizio ripresa Milan pericoloso con Brahim Diaz, il cui destro dal limite si stampa sulla traversa. Sempre vivace, nella formazione di Mourinho, Abraham che, su servizio di Mkhitaryan, impegna con il destro Maignan. Poi è l’armeno a sfiorare il pareggio con un gran conclusione da fuori: Maignan salva.

Ci prova quindi Ibanez ma è in offside. Occasioni che sembrano regalare fiducia alla Roma, con un Milan ora maggiormente impegnato sulla difensiva. Per l’assalto finale, Mourinho spedisce in campo getta nella mischia Afena-Gyan e l’ex El Shaarawy. Ma le cose si complicano per gli ospiti con il secondo giallo rimediato da Karsdorp, che stende Theo Hernandez al limite dell’area. E subito dopo Florenzi sfiora il gol dell’ex con una conclusione che trova l’incrocio.

Nel giro di sostituzioni presente anche Ibrahimovic, dentro per Giroud. E lo svedese lascia subito il segno: sul lancio di Gabbia lo svedese apre per Leao che entra in area a batte di destro Rui Patricio (82′). E’ la rete che fa calare il sipario a San Siro. Alla festa rossonera potrebbe anche entrare Ibrahimovic: ma Rui Patricio gli respinge il penalty concesso per l’intervento di Mancini, espulso, su Leao. Errore che non influisce sul risultato ma che conferma il poco brillante momento dello svedese dagli undici metri. (LaPresse)

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