Calcio: utenti furiosi e Giorgetti convoca DAZN. Azienda: “Pronti al confronto”

Non si placa la bufera su Dazn dopo le indiscrezioni di ieri, secondo cui da metà dicembre l'emittente che trasmette in esclusiva sette delle dieci partite a giornata della Serie A dovrebbe togliere la possibilità per gli utenti di collegarsi contemporaneamente da due dispositivi diversi - salvo che siano collegati alla stessa rete internet - con lo stesso abbonamento.

Foto Lorenzo Monacelli/Ufficio Stampa Mise/LaPresse

MILANO – Non si placa la bufera su Dazn dopo le indiscrezioni di ieri, secondo cui da metà dicembre l’emittente che trasmette in esclusiva sette delle dieci partite a giornata della Serie A dovrebbe togliere la possibilità per gli utenti di collegarsi contemporaneamente da due dispositivi diversi – salvo che siano collegati alla stessa rete internet – con lo stesso abbonamento. La così detta ‘concurrency’. Il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha infatto convocato al Mise i vertici di Dazn per fare chiarezza, a tutela dei consumatori, sulle ultime decisioni dell’azienda. Giorgetti, insieme con la sottosegretaria Anna Ascani che ha la delega sulla materia, ha invitato i rappresentanti dell’emittente martedì prossimo alle ore 15. Immediata è arrivata la replica di Dazbn: “Come di consueto siamo disponibili alla collaborazione e al confronto con le autorità e le istituzioni. A questo riguardo, abbiamo prontamente accolto l’invito ad un confronto da svolgersi all’inizio della prossima settimana”.

Una decisione che segue l’alzata di scudi da parte delle associazioni a difesa dei consumatori e degli stessi appassionati, che da ieri stanno inondando il web con commenti negativi e l’hashtag #Daznout a lungo trending topic su Twitter. A non andare giù è la decisione dell’emittente di cambiare uniltaralmente le condizioni di contratto, tra l’altro a campionato in corso, e facendo marcia indietro su uno dei ‘punti di forza’ nella campagna pubblicitaria per favorire gli abbonamenti. “Si può guadagnare extra con contenuti premium, non con i giochi delle 3 carte a spese dei consumatori #Daznout”, ha twittato ad esempio Lapo Elkann. “È semplicemente vergognoso, noi abbiamo firmato un contratto e dobbiamo fare tutti ricorso. Dazn ci ha regalato delle trasmissioni indegne, non solo non ha dato il miglior servizio ma adesso ci vuole punire anche su questo”, ha rincarato la dose l’ex direttore di Rai 2 Carlo Freccero. “Do la colpa ai presidenti della Serie A che hanno firmato questo contratto vergognoso”, ha aggiunto.

E non a caso un’insoddisfazione generale degli utenti verso i servizi di Dazn emerge anche da un’indagine condotta da Youtrend, in collaborazione con Altroconsumo, secondo cui 3/4 di questi ultimi confermano di avere avuto almeno un disservizio. Il numero sale se si va ad interrogare gli utenti con una linea internet lenta, fino ad arrivare all’87%. Fra gli intervistati, il 66% non ha ricevuto alcun tipo di compensazione e più della metà non rinnoverebbe l’abbonamento. “Ben l’88% degli abbonati Dazn intervistati si dice convinto che i consumatori dovrebbero poter vedere la Serie A non solo in streaming ma anche con satellite o digitale terrestre. L’orientamento è nettissimo anche tra chi non ha avuto problemi tecnici”, ha spiegato Lorenzo Pregliasco di YouTrend. “Ormai è chiaro: la questione Dazn necessita di una riflessione molto più ampia e non riguarda solo il comportamento di una singola azienda, che pure noi per primi chiediamo con forza sia corretto e rispettoso degli impegni presi con tifosi e abbonati”, ha concluso Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo.

di Antonio Martelli

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