Caos Brexit, May resiste: oggi il voto di fiducia

Mozione di sfiducia al governo presentata da Corbyn. Il premier se incassa il sostegno della Camera pronto a tornare a Bruxelles per trattare l'uscita dall'Europa

A video grab from footage broadcast by the UK Parliament's Parliamentary Recording Unit (PRU) shows Britain's Prime Minister Theresa May making a statement in the House of Commons in London on December 10, 2018. - Theresa May told the house that the Brexit withdrawal bill will be deferred. (Photo by HO / various sources / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - NO USE FOR ENTERTAINMENT, SATIRICAL, ADVERTISING PURPOSES - MANDATORY CREDIT " AFP PHOTO / PRU "

LONDRA – Non si è dimessa. Theresa May, nonostante la sconfitta, la più brutta della storia britannica, come l’ha definita Corbyn (clicca qui), va avanti. I 432 no (contro i 202 si) al suo deal, imbastito con l’Europa per la Brexit, non l’hanno fermata. A darle il colpo di grazia ci prova il leader dei laburisti.

Corbyn ieri sera, dopo la bocciatura di Westminster al patto, ha annunciato una mozione di sfiducia, accontentando di fatto la numero uno dei tory che voleva verificare la tenuta dell’esecutivo.

La conta per il governo dovrebbe andare in scena oggi. E non è da escludere che la premier possa riuscire a spuntarla. Se dovesse incassare il sostegno dalla Camera dei Comuni, la May è intenzionata di nuovo a recarsi Bruxelles per cominciare le trattative da capo.

Ieri sera a pesare sul no all’accordo sono stati i 118 conservatori ribelli, in disaccordo con la leader dei tory.

Quel deal secondo la pm avrebbe garantito “un futuro migliore” per la Gran Bretagna. Per Corbyn, invece, era visto come “un salto del vuoto”. Considerazione a parte, la Camera ha parlato: tutto da rifare. Tre le strade possibile: il referendum, il voto o l’uscita drastica senza ‘patto’.

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