Caos Procure. Csm, lascia pure Cartoni. Il magistrato: “Mai parlato di nomine”

Il togato: "Incontro con Lotti? Mi ero addormentato sul divano"

Luca Palamara (Foto LaPresse - Adriana Sapone)

ROMA – Bufera sul consiglio superiore della magistratura, lascia anche il togato Corrado Cartoni. E’ il quarto consigliere a rassegnare le dimissioni dopo Antonio LepreLuigi Spina e Gianluigi Morlini a seguito dell’inchiesta su Luca Palamara, ex presidente di Anm. Intanto Sergio Mattarella, anche presidente del Csm, ha indetto le elezioni per riempire le due poltrone lasciate vacanti dai dimessi che occupavano i posti riservati ai pm. Resta solo Paolo Criscuoli.

I motivi dell’addio

Cartoni ha motivato così la sua decisione di lasciare il consiglio superiore della magistratura. “Ho rassegnato le dimissioni non per ammissione di responsabilità, ma per senso delle istituzioni”, ha detto all’uscita da Palazzo dei Marescialli dopo aver parlato con il vicepresidente David Ermini. “Ringrazio le centinaia di colleghi che, silenziosi, in questi giorni tremendi mi hanno manifestato la loro stima ed il loro affetto – aggiunge – e auguro ai consiglieri che lascio, e saluto, ed ai consiglieri che entreranno buon lavoro”.

L’incontro coi vertici del Partito democratico

E sull’incontro coi vertici del Partito democratico, Cartoni racconta la sua verità: “Dormivo, non ho mai parlato di nomine. Eravamo a cena con Cosimo Ferri e altri. Poi lui ci aveva invitati nel suo albergo perché dopo ci avrebbe raggiunto un altro membro del Csm. Nessuno sapeva che sarebbe arrivato Lotti, fu sostanzialmente un’imboscata”. E poi puntualizza: “Non mi è stato consentito di difendermi, e lo farò nel procedimento disciplinare“.

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