Caserta, caso Iannotta: sequestro in clinica

Caso Iannotta, sequestrato in clinica
Caso Iannotta, sequestrato in clinica

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sono state eseguite perquisizione  e sequestri di alcuni documenti sanitari presso la Clinica Villa del Sole di Caserta. Il Procuratore Capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Carmine Renzulli, ieri ha inviato una squadra di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso la Clinica Villa del Sole di Caserta: è stata eseguita una perquisizione e un sequestro di importanti documenti sanitari e amministrativi. Gli atti sono stati compiuti alla presenza del responsabile dell’unità di cardiologia il Americo Porfidia, ex sindaco di Recale ed ex parlamentare, nonchè presidente del Cda della clinica,  del direttore sanitario, il ginecologo di Marcianise Nicolino Rosato e di altri dirigenti amministrativi della struttura accreditata al servizio sanitario nazionale dalla Regione Campania. Non è chiaro se fosse presente il medico Stefano Cristiano.
La perquisizione e il sequestro, durati diverse ore, sono avvenuti nell’ambito  dell’inchiesta sulla vicenda di Angela Iannotta, sottoposta ad intervento chirurgico bariatrico, tre mesi fa, presso la struttura casertana dal dottor Stefano Cristiano, indagato, insieme ad altri sanitari della clinica per concorso in lesioni gravissime in ambito sanitario ed altro. L’inchiesta ha avuto inizio  a seguito di alcune denunce presentate dagli avvocati avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo che assistono Angela Iannotta (ancora in pericolo di vita). Non si conoscono al momento  quali sono stati i documenti amministrativi sanitari sequestrati, sulla qual cosa c’è massimo riserbo e neppure si conosce ancora l’elenco dei sanitari sotto inchieste per le due inchieste in corso. A breve ci potrebbero essere importanti sviluppi nelle due vicende. L’inchiesta della Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere riguarda anche altri casi di presunta malasanità. Tra questi quello di Francesco Di Vilio, 69enne di Santa Maria Capua Vetere che perse la vita il primo gennaio scorso presso il Cardarelli di Napoli. Le sue condizioni di salute si aggravarono dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico eseguito dal medico Stefano Cristiano sempre presso la clinica Villa del Sole.

Il retroscena: il padre sostiene che per il luminare Concione la figlia non è operabile

Il professor Francesco Corcione, luminare e presidente della Società della Chirurgia Italiana nonché ordinario all’Università Federico II di Napoli,  dopo di aver studiato tutta la documentazione sanitaria, ha detto  – a quanto riferito da Mario Iannotta, padre di Angela – che attualmente la giovane donna non è operabile, che sarebbe troppo rischioso e potrebbe perdere la vita durante l’intervento. Angela Iannotta infatti si alimenta solo per via endovenosa,  per cui l’intervento ricostruttivo delle parti interne dell’addome, in primo luogo dell’esofago,  è certamente necessario ma non è oggi possibile. Bisogna aspettare un altro paio di mesi e rivalutare la situazione. Gli amici e i familiari pensano ad un consulto con il professor Patrick Soon Shiong, chirurgo americano nativo del Sud Africa, ricercatore medico, filantropo e professore presso l’Università della California (Los Angeles). Intanto è stata avviata una raccolta di fondi per esprimere solidarietà ad Angela e tenderle volontariamente una mano per affrontare questa surreale emergenza sanitaria che le è caduta addosso con lei che continua a vivere, nell’angoscia, tra la vita e la morte. Lo scorso mese si è tenuta intanto un’udienza al tribunale di Nola per la morte di Raffaele Arcella, il giovane di 29 anni di Caivano residente a Crispano morto il 13 aprile del 2019 dopo un intervento di bypass gastrico. Fu operato dal medico Cristiano.

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