Charlie Hebdo e la satira in copertina sul ponte di Genova: scoppia la polemica

La vignetta che ha fatto infuriare il web

Foto Andrea Leoni / AFP

MILANO (LaPresse) – Charlie Hebdo nuovamente sotto accusa per una vignetta di dubbio gusto dedicata a una tragedia italiana. Il periodico satirico francese ha pubblicato in copertina nell’ultima edizione un disegno sul crollo del Ponte Morandi, a Genova, nel quale in alto a sinistra viene raffigurato il viadotto spezzato, con una vettura accartocciata al di sotto e la scritta: ‘costruito dagli italiani…’.

La vignetta che ha fatto infuriare il web

Al centro si vede un uomo di colore che spazza i detriti con una scopa mentre un’altra didascalia recita: ‘pulito dai migranti’. Nei giorni scorsi sul web era circolata un’altra vignetta sul disastro di Genova attribuita al giornale parigino. Rivelatasi poi un falso.

Tra le prime reazioni quella del viceministro ai Trasporti, leghista e genovese, Edoardo Rixi, che su Facebook attacca: “Il giornale francese Charlie Hebdo è senza vergogna e riesce a superare ogni limite nel cattivo gusto. Questa sarebbe satira? Per me c’è solo una parola: schifo”.

L’indignazione suscitata dalla copertina di Charlie Hebdo

Tra i tanti commenti indignati apparsi sui social c’è anche anche quello del comico genovese Luca Bizzarri, che twitta: “Fanno indignare e discutere, è il loro mestiere. La vignetta mi fa schifo, viva la vignetta di Charlie Hebdo. Forse, più che indignarsi sarebbe utile agire seriamente in modo che vignette così non avessero più senso di esistere. E il senso glielo abbiamo dato noi”.

In altre occasioni il periodico aveva già ironizzato su tragici fatti di cronaca avvenuti nel nostro Paese, provocando polemiche. Nel settembre 2016, dopo il sisma di Amatrice era comparso un disegno con due persone ferite e sporche di sangue e un groviglio di corpi coperti di pasta, accompagnato dalla scritta: ‘Terremoto all’italiana, penne al pomodoro, penne gratinate e lasagne’.

Non è la prima volta che la satira francese colpisce l’Italia

Successivamente, nel gennaio 2017, Charlie Hebdo aveva dedicato una vignetta dal sapore macabro anche alla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindoli in Abruzzo. Travolto da una frana che aveva provocato la morte di 29 persone. In quell’occasione, accompagnata dalla scritta ‘Italia, la neve è arrivata’, si vedeva sfrecciare sugli sci la rappresentazione figurata della morte. Con un teschio, un mantello nero e due falci al posto dei bastoncini, che pronunciava la frase: ‘Ma non ce ne sarà per tutti’.

L’attacco alla redazione nel 2015

Dopo la pubblicazione di alcune vignette su Maometto, il 7 gennaio 2015 la sede di Charlie Hebdo a Parigi fu attaccata da due jihadisti, che fecero irruzione nei locali durante la riunione di redazione sparando all’impazzata. Nell’attentato morirono 12 persone, tra cui il direttore della testata Charb e diversi vignettisti del periodico. La commozione suscitata dall’attacco diede vita ad un movimento internazionale di solidarietà con le vittime, in nome della libertà di espressione e di satira. Rappresentato sui social network dall’hashtag #JesuisCharlie.

di Niccolò Borella

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome