Poco meno di una settimana il nostro giornale titolava ‘Basta, ci avete rotto il calcio’. Era difficile restare impassibili dinanzi agli errori di Calvarese a Empoli. Sviste di cui ha beneficiato la Juventus, nella storia la squadra più ‘fortunata’ con gli arbitri. Invece di combattere la cultura del sospetto, il designatore Nicola Rizzoli, ha sfidato la sorte. Per la partita di stasera al San Paolo ha scelto Luca Pairetto, il quale sarà coadiuvato al Var da Pier Silvio Mazzoleni. Nel caso tutto filasse liscio come l’olio, tutti potrebbero dire che i tifosi del Napoli – giustamente preoccupati dalla designazione – hanno perso un’altra occasione per smettere di lamentarsi. Ma nel caso stasera qualcosa andasse storto? E se l’arbitro Pairetto sbagliasse una decisione importante ai fini del risultato? E se Mazzoleni non utilizzasse il Var nella maniera corretta? Chi convincerebbe i supporter azzurri che gli arbitri sono al di sopra di ogni sospetto? Molto probabilmente nessuno. Ecco perché era il caso che Rizzoli prendesse un’altra decisione. Sarebbe stato opportuno scegliere un altro staff arbitrale per la partita di stasera, anche alla luce delle rivelazioni dell’inchiesta portata avanti da Report sui Rai Tre. Nelle ultime puntate è venuto fuori che Luca Pairetto è il fratello di Alberto, dirigente della Juventus nonché figlio di Pierluigi, ex arbitro e designatore squalificato per due anni e sei mesi dopo lo scandalo Calciopoli. Visto che i bianconeri e il Napoli sono in corsa per lo stesso obiettivo, sarebbe stato il caso che Pairetto non fosse stato scelto per dirigere le gare delle dirette concorrenti della Juventus. Purtroppo, però, gli arbitri, non fanno nulla per combattere sul serio la cultura del sospetto. E questo è un vero peccato.
