Cinema, l’omaggio a Mattia Torre ai David. La moglie: “Idea di nostra figlia”

Allo sceneggiatore scomparso a cui è stato assegnato postumo il David di Donatello

Il David di Donatello 2021 (Foto Francesco Ammendola/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse)

MILANO – “Vorrei fare i complimenti a mio padre perché è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Lo dedico a Nico, il mio fratellino che mi fa ammazzare dalle risate, e a mia mamma, che non si arrende mai. Bravo papà”. Queste parole della piccola Emma, figlia di Mattia Torre, sceneggiatore scomparso a cui è stato assegnato postumo il David di Donatello, sul palco della cerimonia hanno commosso tutti. La mamma, Francesca Rocca, vedova di Torre, racconta in un’intervista a Repubblica: “Quando hanno annunciato la candidatura mi ha detto: ‘Mamma, non so perché, ma sento che vincerà’. Le ho risposto che la cinquina è già un grande premio. ‘Andiamo senza tante aspettative, ma prepara qualcosa che senti di voler dire’. Mi sembrava bello che fosse lei a ritirare il premio, anche perché Figli è ispirato ai nostri cuccioli. Il fratello Nico, 5 anni, non è voluto venire agli studi Rai: ‘Ma proprio no’. Emma ha letto quello che aveva scritto, io non ho modificato nulla. Ha dimostrato grande penna e grande cuore, la capacità di tenere a bada l’emozione, enorme, che aveva addosso. Una lucidità e una generosità che erano proprie del padre. Non ce l’aspettavamo, il premio, ma la felicità in queste due settimane trascorse con la candidatura è andata di pari passo con il dolore enorme di non poter vedere Mattia ritirare il premio. Il dolore non ci abbandona mai, ma riusciamo a sublimarlo in vari modi”.

Emma ha detto “bravo papà” ed è stato come se per lei Mattia fosse presente. “Non siamo credenti, i nostri figli non sono battezzati. La morte di Mattia e la sua malattia sono stati uno strumento, drammatico ma anche molto poetico, per farli avvicinare alla natura della vita e della morte. Abbiamo deciso di non mentire mai con loro. Mattia ha avuto un crollo negli ultimi sei mesi, ma per quattro anni aveva tenuto in modo straordinario: gliene avevano diagnosticati solo due di vita. È stato un essere sovrumano e loro sono i suoi figli. Hanno vissuto la morte del padre e il premio con una grande presenza. Ne parliamo tanto, vediamo i video, le foto, perché Mattia è talmente luminoso e solare anche adesso che loro lo sentono vivo. Mi aiuta, ora, il lavoro fatto con mio marito. Sono sola con i miei figli, ma quel che lui era risuona forte. Emma alla cerimonia mi diceva ‘sento la mano di papà in testa’”.

(LaPresse)

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