Cinquanta chili di cocaina e 11mila euro in casa, preso

NAPOLI – Si è tradito da solo. Quando ha visto i poliziotti, ha tentato di eludere il controllo effettuando manovre pericolose per circolazione stradale. Quindi la decisione di approfondire il caso. E’ finito in manette con le accuse di detenzione e spaccio di stupefacenti Ciro De Liso, nato nell’aprile del 1987, residente a Scampia, di mestiere pizzaiolo, stando a quanto appare sui suoi profili social. A firmare la brillante operazione antidroga sono stati gli agenti del commissariato Vasto-Arenaccia. I poliziotti, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti a Casoria, hanno notato in via Alessandro Manzoni (al confine con Casavatore) una persona a bordo di un’auto che, alla loro vista, ha tentato di eludere il controllo effettuando manovre pericolose per la circolazione stradale. I poliziotti lo hanno raggiunto e bloccato e hanno scoperto, sotto il sedile del veicolo, un sottofondo all’interno del quale sono stati rinvenuti 13 panetti di cocaina.

Il blitz nell’abitazione in via galimberti

Di fronte alla scoperta di una persona che se ne va in giro con 13 panetti di cocaina, disporre ed effettuare approfondimenti immediati è il minimo. I poliziotti hanno infatti controllato l’abitazione dell’uomo in via Galimberti (nei pressi del Lotto G, zona d’influenza del clan della Vanella Grassi) dove hanno trovato, in una scarpiera, altri 43 panetti e 5 buste contenenti la stessa sostanza nonché 11mila euro. Complessivamente, sono stati sequestrati 50,5 chilogrammi circa di cocaina, un bilancino di precisione, due telefoni cellulari, l’autovettura sulla quale viaggiava l’uomo nonché il denaro. La droga era ‘griffata’ con il logo della Bugatti, casa automobilistica francese, nota principalmente per le sue vetture sportive nonché per quelle da corsa d’anteguerra. Dopo le formalità di rito, il 34enne napoletano è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti e rinchiuso in carcere.

Chi è Ciro De Liso

Il 34enne, di professione pizzaiolo, è sposato con una sorella di Francesco Avolio, conosciuto all’anagrafe di camorra come Tyson, arrestato nel settembre del 2017 con l’accusa di aver partecipato al commando di fuoco che il 25 settembre del 1996 uccise Gennaro De Roberto nel rione Don Guanella, nell’ambito di un regolamento di conti tra clan. Oggi Avolio è detenuto nel carcere di Teramo. Secondo la Dda, c’era Avolio alla guida della moto dalla quale partirono i colpi. Descritto dal pool anticamorra di Napoli come esponente di spicco del clan Bellofiore-Sebastiano, secondo gli inquirenti quell’omicidio maturò per volontà di Raffaele Bellofiore il quale voleva vendicarsi di un affronto subito da parte del figlio di de Roberto e, in conseguenza, del suo proposito di transitare nelle fila dei Longobardi-Beneduce di Pozzuoli, storicamente opposto ai Bellofiore-Sebastiano nella gestione delle attività illecite nell’area flegrea.

A Capodichino arrestato
un 18enne per droga
Tornando a Ciro De Liso, il suo arresto non è stato l’unico risultato dell’attività condotta giovedì pomeriggio dagli agenti del commissariato Vasto-Arenaccia Nello stesso pomeriggio, infatti, i poliziotti hanno controllato un esercizio commerciale in via Antonio Sogliano (zona Calata Capodichino) dove hanno rinvenuto, nel vano motore di un frigorifero, un panetto di hashish del peso di 90 grammi circa. Il gestore dell’attività, un 18enne napoletano incesurato, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente.

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