Golden State per scappare, Cleveland vuole il pari: stanotte gara-2 delle Finali Nba

Dopo il successo in gara-1, gli Warriors vogliono provare a mettere la serie in discesa

Cleveland contro Warriors, stanotte gara-2

CLEVELAND (Tommaso Barra) Qualche ora ancora, Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers si ritroveranno faccia a faccia per gara-2 delle Finali Nba. Lo spettacolare confronto che ha inaugurato la serie lascia il posto a riflessioni, tattiche e strategie per il match di questa notte (ore 2 in Italia). Golden State, come da pronostico, si è assicurata la prima battaglia. Ma la squadra di coach Steve Kerr ha dovuto sudare più delle proverbiali sette camicie, ringraziando anche la dea bendata e gli errori madornali negli ultimi secondi dei tempi regolamentari commessi dai Cav.

LeBron chiama i suoi al riscatto, Kerr alle prese con gli acciaccati

Quella di James, in California, è stata una prestazione da iscrivere di diritto nella storia della pallacanestro. Con 51 punti, 8 assist e 8 rimbalzi, il ’23’ di Cleveland ha polarizzato attenzione e concentrazione del gioco. Il tutto non è bastato affinché i Cavaliers potessero rovesciare l’esito del pronostico, ma LeBron non si dà per vinto – come è nel suo stile – e rilancia la sfida a Golden State per gara-2: “Quella di giovedì è stata una delle sconfitte più dure da digerire della mia carriera, per come è arrivata e per come abbiamo giocato. ono stati giorni complicati per me, per George Hill, per la squadra, perché c’eravamo messi nella posizione ideale per vincere. In fondo possiamo essere eccitati per l’opportunità che ci si presenta in gara2. Per me è stato necessario un giorno per voltare pagina, a qualcun altro magari ne sono serviti due, ma poi bisogna scollinare, perché c’è una grande possibilità”. 

Dall’altra sponda, coach Kerr dovrà con tutta probabilità fare ancora a meno di Andre Iguodala. Miglior difensore dei Warriors, Mvp delle Finali del 2015, il 34enne è out da gara-3 delle Conference Finals contro Houston Rockets. La contusione alla gamba sinistra dovrebbe tenerlo lontano dal parquet anche stanotte. Stringerà i denti, invece, Klay Thompson. Per lui una distorsione alla caviglia durante gara-1 e un dolore che ancora si fa sentire. “Mi sono riposato in questi due giorni, ho dormito tanto per favorire il recupero. Farò di tutto per minimizzare gli effetti di questo problema. Il dolore c’è ma stringerò i denti”, ha commentato Thompson.

Cleveland respira, nessuna sanzione per Thompson e Love

Intanto, Tyronn Lue può tirare un sospiro di sollievo. La Nba ha reso noto che per Tristan Thompson e Kevin Love non ci saranno sanzioni. Entrambi saranno disponibili per stanotte, col coach dei Cavs che avrebbe avuto non poche difficoltà a sostituirli adeguatamente. Il primo era stato espulso per un contatto ritenuto da ‘flagrant 2’, ossia non necessario e violento. La prassi vuole che per questo tipo di chiamate scatti la sospensione automatica nella gara successiva. L’analisi successiva ha portato alla conversione in ‘flagrant 1’, ovvero soltanto non necessario. Love, invece, era con entrambi in piedi in campo quando s’è scatenata la rissa – a causa proprio di Thompson – a pochi secondi dalla fine. Il regolamento lo vieta per i panchinari e la Nba, in questa stessa stagione, è stata assolutamente intransigente. A Love, però, è stato dato il beneficio della non volontà di partecipazione alla rissa. L’ex Wolves si stava dirigendo verso il tabellone segna punti per contestare una chiamata.

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