Comunali, leader di partito a rischio

A destra sotto esame De Siano, Martusciello e Pentangelo, a sinistra Sarracino in bilico

CASERTA (Anastasia Leonardo) – Le elezioni amministrative segneranno le sorti dei vertici regionali, provinciali e cittadini dei partiti. Poco più di due settimane al voto e dando un’occhiata ai sondaggi, ufficiali e non, c’è già chi vede imperlarsi la fronte di sudore. L’esito elettorale avrà inevitabili ripercussioni sull’organizzazione interna e segretari, coordinatori e responsabili rischiano la poltrona. E’ all’interno del centrodestra che si preannunciano i maggiori cambiamenti. Da Fi alla Lega, passando per Fdi che a Napoli ha già sostituito il coordinatore cittadino Andrea Santoro, dimessosi dopo il mancato accordo sulle presidenze delle Municipalità, con Sergio Rastrelli. Tra i destrorsi quelli in maggiore difficoltà sono i berlusconiani. La pace armata tra il coordinatore campano Domenico De Siano e l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore cittadino, sembra destinata a concludersi il giorno dopo il voto. I due hanno una bella gatta da pelare: il primo, da numero uno regionale, non può permettersi, dopo il risultato poco lusinghiero alle Regionali dell’anno scorso, un’altra sberla elettorale, il secondo che, già in passato ha chiesto a più riprese la testa di De Siano, in caso di sconfitta o di percentuali a una cifra rischia di perdere la guida, ottenuta dopo l’addio di Stanislao Lanzotti, del partito napoletano. Dall’esito nei grandi comuni al voto sotto al Vesuvio dipenderà la conferma di Antonio Pentangelo come coordinatore provinciale. Fi non è in salute neanche a Caserta dove, stando a indiscrezioni, il consigliere regionale Massimo Grimaldi e l’ex coordinatore provinciale Giorgio Magliocca non sono in ottimi rapporti con il senatore Carlo Sarro su cui grava la responsabilità della campagna elettorale in corso. A Salerno, dove gli azzurri non sono mai riusciti ad attestarsi su percentuali a doppia cifra, non dovrebbe cambiare molto, a meno che non ci si rivolti contro il ministro Mara Carfagna che, con i suoi fedelissimi, la fa da padrona. Per quanto riguarda la Lega: assodato, o così pare al momento, che al di là dell’esito elettorale il coordinatore regionale Valentino Grant resterà al suo posto, potrebbe verificarsi un semplice rimescolamento degli incarichi e, individuando un’alternativa, un ridimensionamento del consigliere regionale Severino Nappi a Napoli.

Anche nel centrosinistra qualcosa potrebbe cambiare. Se la ‘poltrona’ del coordinatore regionale del Pd Leo Annunziata non è in discussione, diverso è il discorso per il segretario dem di Napoli Marco Sarracino, messo sotto accusa dal consigliere regionale Bruna Fiola che ha già chiesto di aprire una ‘riflessione’ dopo il voto. Le sorti del giovane piddino dipenderanno non solo dal risultato del partito, ma anche dalla tenuta dell’alleanza con il M5S. A Caserta, indipendentemente dal risultato, è ‘traballante’ la poltrona del segretario provinciale piddino Emiddio Cimmino il cui mandato dovrebbe essere agli sgoccioli. In casa grillina difficile individuare un ‘responsabile’ regionale, provinciale o cittadino vero, trattandosi di un partito ancora non strutturato sul territorio (non ci sono segretari o coordinatori, ma solo fedelissimi dei capi bastone). Anche in caso di risultato scarso, è improbabile che qualcuno punti apertamente il dito contro Roberto Fico, presidente della Camera, forte dell’asse con il leader Giuseppe Conte. Ma tra i parlamentari si è già creato forte scontento nei confronti dei suoi fedelissimi, i deputati Gilda Sportiello e Alessandro Amitrano, per la composizione della lista ‘giallo-arancione’ vista la presenza degli ex di de Magistris. Questo potrebbe comportare per i due un indebolimento tale da rimetterne in dubbio la ricandidatura in Parlamento. A correre qualche rischio, perfino il leader Giuseppe Conte che benedicendo i fichiani oltre che l’alleanza con i dem, in caso di sconfitta calerebbe nel gradimento e verrebbe scaricato dalla componente che fa capo al ministro Luigi Di Maio.

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