Conte annuncia la Fase 2: “Inizia la convivenza con il virus”. L’Italia ‘riapre’, ma non troppo

Il premier: "Se vuoi bene all’Italia devi evitare che il contagio si diffonda"

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse in foto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

“Serve una stagione intensa di riforme”: il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, ha annunciato il via alla fase 2. Bisognerà cambiare tanto. Tutto ciò che non è andato bene, che non funziona. E la stoccata va anche all’Europa: “Ci batteremo per cambiare in Ue e in Italia ciò che non va. l Recovery Fund, uno strumento innovativo, è stato possibile grazie al lavoro di squadra con altri Paesi dell’Unione”

“Ci sono stati dei momenti – ha dichiarato il presidente del Consiglio – in cui l’epidemia sembrava sfuggire a ogni controllo. Ma avete manifestato tutti da Nord a Sud coraggio e senso di responsabilità.  Adesso inizia la fase due, inizia la fase di convivenza con il virus, e dobbiamo dircelo chiaramente, la curva del contagio potrebbe risalire. Dobbiamo dircelo con chiarezza: il rischio c’è. Se vuoi bene all’Italia devi evitare che il contagio si diffonda, devi mantenere il distanziamento sociale, almeno un metro”.

Convivere con il Covid-19, vuol dire avere la mscherina: “I prezzi – ha rassicurato il premier – saranno calmierati. Avremo un prezzo equo intorno allo 0,50 cent per le mascherine chirugiche. Ci impegniamo anche a togliere l’Iva”.

Annunciato anche ulteriori aiuti alle aziende: “Il paese non riparte se non punta sulle imprese. Col nuovo decreto da 55 miliardi, ci saranno più aiuti agli autonomi e alle imprese. La nostra ripresa parte da un sostegno poderoso alle imprese. Stiamo studiando la possibilità di rinnovare il bonus da 600 euro con un semplice click, recuperando alcuni ritardi. Ma il nostro obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati: ci saranno anche finanziamenti a fondo perduto alle imprese anche con meno di dieci dipendenti. E poi sostegno per il turismo, non lasceremo gli operatori da soli”.

“Stiamo preparando anche un parallelo decreto sblocca Paese. Ci stanno guardando, a livello europeo e internazionale. Confido che anche nella ripresa l’Italia potrà essere ammirata. Dobbiamo approfittare anche dei finanziamenti che arriveranno per far correre il Paese. Stiamo preparando anche un parallelo decreto sblocca Paese. Ci stanno guardando, a livello europeo e internazionale. Confido che anche nella ripresa l’Italia potrà essere ammirata. Dobbiamo approfittare anche dei finanziamenti che arriveranno per far correre il Paese”.

Chi si aspettava un liberi tutto o quanto meno la possibilità di muoversi in autonomia da un posto all’altro all’interno della propria Regione è rimasto deluso:  “Rimangono le motivazioni per gli spostamenti. Consentiremo il rientro al domicilio o residenza.  Aggiungiamo la possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti. Molte famiglie sono state separate, vogliamo consentire delle visite ma mirate nel rispetto delle distanze con l’adozione delle mascherine e divieto di assembramento. Non sono consentiti party e riunioni di famiglia. Il 18 maggio in programma una riapertura anche del commercio al dettaglio. Introduciamo – ha aggiunto Conte – regole più stringenti per chi manifesta una sintomatologia respiratoria e febbre: non è più raccomandato, ma devono rimanere a casa. Non consentiamo party privati. Il sindaco può anche disporre la chiusura di singole aree. Dal 4 maggio saranno consentiti gli allenamenti degli atleti professionisti ma sempre senza assembramenti e a porte chiuse, per le discipline individuali”

Le scuole non riapriranno: “Le avremo chiuse – ha chiarito – sino a fine anno scolastico. Il rischio sarebbe elevatissimo di far rialzare la curva del contagio, se riaprissimo le scuole, soprattutto in questa fase – aggiunge -. Avremmo una nuova esplosione, dicono gli esperti, nel giro di una o due settimane. La ministra Azzolina sta lavorando per far ripartire la scuola, in sicurezza, da settembre”.

Si potrà tornare a fare sport e non solo nei pressi delle proprie abitazioni: “Adesso ci si può allontanare ma per l’attività più impegnativa rispettando un distanziamento di due metri, per quella meno impegnativa. Tutti vogliamo bene ai nostri beniamini e non vogliamo che si ammalino. Il ministro Spadafora sta lavorando con gli esperti e il comitato tecnico scientifico. Valuteremo se ci saranno le condizioni per far ripartire il campionato in condizioni di sicurezza”

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