Coronavirus, 60mila in lockdown vicino a Barcellona, drastico aumento di casi

Si tratta della prima 'zona rossa' imposta dalle autorità in Spagna, in questo caso da quelle catalane

AP Photo/Mark Schiefelbein

MADRID – Quattro cittadine vicine a Barcellona sono in ‘lockdown’, con circa 60mila persone confinate nelle case e blocchi di polizia nelle strade. Si tratta della prima ‘zona rossa’ imposta dalle autorità in Spagna, in questo caso da quelle catalane, mentre il numero dei positivi aumentato drasticamente, mettendo a serio rischio il sistema sanitario. Le infezioni nel Paese sono oltre 3.800, con almeno 84 decessi, con un tasso d’infezione che si è impennato. In alcune aree più colpite il numero di casi è raddoppiato nel corso della notte. La zona di Madrid è di particolare preoccupazione, con quasi 2mila persone positive al test e gli ospedali che si stanno rapidamente riempiendo.

Il governo ha chiuso musei e centri sportivi, lasciato a casa 10 milioni di studenti e chiesto che sia usato il telelavoro, limitando gli assembramenti negli eventi pubblici nelle zone ad alto rischio. Più di 62 Paesi hanno ristretto gli arrivi dalla Spagna, che ha a sua volta bloccato i voli con l’Italia. Il vice governatore di Madrid, Ignacio Aguado, ha detto a Tve che nella regione mancano gli equipaggiamenti medici, nonostante abbia annunciato un piano senza precedenti sulle unità di terapia intensiva in ospedali pubblici e privati, ma anche la conversione di hotel in camere d’ospedale. Almeno due catene hanno offerto i propri spazi.

(LaPresse)

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