Dal 4 maggio al via la ‘fase 2’: uscite per fasce d’età e ingressi al lavoro scaglionati

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse in foto Giuseppe Conte

ROMA – Al via la fase 2 dal 4 maggio. Lo prevederebbe il nuovo Dpcm a firma del premier Giuseppe Conte. Dunque da quella data dovrebbe riprendere con molta cautela la vita di sempre. Ma attenzione agli ultra 70enni che dovranno pazientare ancora un po’ prima di uscire di casa. L’importate è che l’indice di contagiosità (R0) si mantenga in prossimità dello zero.

Come sarà

La cosiddetta Fase 2 che dovrebbe portare a un allentamento delle costrizioni prevede uscite in base alle fasce d’età, orari differenziati anche per l’ingresso nei posti di lavoro per evitare assembramenti davanti a fabbriche e uffici e alleggerire il surplus di persone sui autobus, metropolitane e treni che potrebbero diventare veri e propri focolai di contagio. Riapriranno attività commerciali, aziende, studi di liberi professionisti.

Zampa, via a un programma differenziato

“Dobbiamo prevedere un programma particolare – ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa – percorsi che ci consentano di proteggerli dal contagio quando i più giovani ricominceranno a circolare. Però mettendoli anche al riparo dall’afa e dall’isolamento che può avere effetti devastanti a livello psicologico” Mentre per gli anziani “un aiuto dovrà arrivare anche dai servizi sociali che conoscono le situazioni di rischio. Anche perché con l’arrivo del caldo dovremo prevedere l’assistenza in apposite residenze e sussidi per chi non avrà la possibilità di vivere in condizioni accettabili”.

Mantenere distanze e uso mascherina

La fase 2 prevede sempre l’utilizzo di mascherine e le distanze di sicurezza tra le persone di almeno un metro. Inoltre saranno avviati anche test sierologici a tappeto per una mappatura della popolazione e circoscrivere così eventuali focolai di contagio. Il fine è quello di monitorare spostamenti.

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