Coronavirus, 97.689 casi totali. Oggi contati 756 deceduti. Borrelli: “Tamponi? Siamo nel trend”

Il bollettino giornaliero diramato dal Dipartimento della Protezione civile. Sono 3.815 le persone risultate positive nelle ultime 24 ore al coronavirus

Foto Claudio Furlan - LaPresse

ROMA – Sono 3.815 le persone risultate positive nelle ultime 24 ore al coronavirus. Il totale dei contagiati al momento è di 73.880 casi. Lo si legge nel bollettino della Protezione Civile. Cinquanta in più di ieri le persone ricoverate in terapia intensiva. Il totale è di 3.906 unità. Settecentocinquantasei, invece, i deceduti nelle ultime 24 ore in Italia. Il totale è di 10.779. Sono 97.689 i casi totali di coronavirus in Italia dall’inizio dell’epidemia. Il numero comprende anche i morti e i guariti. Ad aver sconfitto il virus oggi sono stati in 646. Il totale dei guariti dall’inizio dell’epidemia è 13.030.

8 pazienti trasferiti in Germania

“I pazienti trasferiti dalla Lombardia sono 92, in totale 52 pazienti Covid e 40 non Covid. Solo oggi sono 8 i pazienti affetti da Coronavirus trasferiti in Germania, 6 da Bergamo a Norimberga e 2 da Cremona a Colonia”. Sono alcuni dei dati che il capo del dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli, ha snocciolato durante la canonica conferenza stampa delle 18.

La consegna di mascherine al personale sanitario

“E’ proseguita la distribuzione dei materiali acquisiti dal commissario Domenico Arcuri, questa mattina – ha proseguito Borrelli – abbiamo avuto conferma nel comitato operativo che le 2,3 milioni di mascherine chirurgiche e il 1,7 mln di mascherine Ffp2 per il personale sanitario sono state consegnate regolarmente nella giornata di ieri, anche a una rimodulazione della organizzazione nella distrbuzione, con l’intervento delle forze armate, che voglio ringraziare, in un gioco di squadra con le forze di protezione civile”.

L’obiettivo è colmare il gap mascherine

“Ieri è stata giornata una giornata importante, non solo per la distribuzione delle mascherine ma anche per la distribuzione del numero cospicuo di ventilatori dall’inizio dell’emergenza. Però – ha continuato il capo della protezione civile – c’è un fabbisogno molto grande e grazie agli importanti e cospicui arrivi di mascherine e materiali si sta andando a colmare questo gap, che c’è ancora, soprattutto per le Ffp2. Però le quantità e le forniture acquisite nel corso del tempo stanno andando in direzione di un sempre minore fabbisogno, spero il prossima possibile, questa settimana ci saranno importanti consegne dall’estero”.

La questione tamponi

Borrelli ha affrontato anche la questione tamponi effettuati: “Siamo nel trend, non vedo particolari difficoltà e criticità nel numero”.

Buoni spesa: a breve la firma dell’ordinanza

“Adesso l’ordinanza è alla bollinatura della Ragioneria e la firmerò a breve”. Così il capo del dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli, durante il punto stampa quotidiano sull’emergenza coronavirus, rispondendo a una domanda sull’annuncio di ieri del premier, Giuseppe Conte, sull’ordinanza di Pc da 300 milioni per l’aiuto ai cittadini meno abbienti. Il documento “prevede una ripartizione sulla base del criterio della popolazione e anche sul criterio della distanza tra il reddito procapite di ciascun comune e il valore medio nazionale ponderato per la popolazione – spiega -. C’è la possibilità di aggiungere donazione ai comuni e saranno gestiti attraverso buoni spesa per l’acquisto generi alimentari”. Inoltre, aggiunge Borrelli, “la gestione dei buoni spesa sarà a cura dei servizi sociali e i Comuni potranno avvalersi degli enti del terzo settore e di unità di protezione civile per l’acquisto delle derrate. L’ordinanza sarà immediatamente operativa”.

L’efficacia delle misure

Ad affiancare Borrelli nella conferenza di oggi è stato Luca Richeldi, pneumologo del Gemelli: “I numeri raccolti nel weekend – ha chiarito il medico -, specie quelli relativi alle terapie intensive, ci incoraggiano nel messaggio che con i nostri comportamenti salviamo vite e ci induce a essere ancora più stretti. Sono numeri solidi e concreti. E il termine ‘untore’ è sbagliato, terroristico e non appropriato per questo tipo di malattie”.

(LaPresse)

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