Fnomceo: “Altri due medici sono morti”

La quarantena riguarderà anche il primo maggio? "Io credo proprio di sì, non credo che questa situazione così impegnativa passerà il primo maggio. Dovremo essere rigorosissimi e mantenere le distanze"

Foto Valerio Portelli/

MILANO – La quarantena riguarderà anche il primo maggio? “Io credo proprio di sì, non credo che questa situazione così impegnativa passerà il primo maggio. Dovremo essere rigorosissimi e mantenere le distanze”. Così il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, a ‘Radio anch’io’ su Rai Radio1, sull’emergenza coronavirus. “Gli esperti analizzano quelle che sono le curve dell’epidemia, io mi attengo ai fatti e dai dati che mi arrivano. La fase 2 può partire dal 16 maggio? Se le cose non cambiano, potrebbe essere come potrebbe essere prima o dopo. Oggi siamo in una situazione stazionaria, bisogna vedere. Sicuramente, il 16 maggio è un periodo di tempo lungo. Da qui al 16 maggio potremmo avere risultati positivi che ci consentirebbero di aprire la fase 2 ma la decisione va presa dagli esperti che stanno coordinando dall’inizio dell’emergenza la parte tecnico-scientifica. Siccome c’è la possibilità di ritorno del contagio, bisogna usare misure forti e precauzionali. Per questo non mi voglio sbilanciare su aperture e modalità”, ha specificato Borrelli.

L’importanza di combattere uniti

“Ci vuole nella gestione dell’emergenza una regia unitaria forte, condivisa e coesa. Ci sarà da ripensare il modello organizzativo ma io sono un tecnico e non un politico. Per quanto riguarda l’emergenza, il governo centrale ha garantito le risorse per l’acquisto dei Dpi alle Regioni. Sarebbe stato un guaio se il governo e il Dpc avessero attratto a sé queste competenze. Sono stati anche incaricati i presidenti di Regione di acquisire quello che è necessario con risorse a carico dell’emergenza. La circolare del Viminale? Io credo che bisogna andare avanti con il massimo rigore. La circolare di fatto non sposta i termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che si scateni la catena dei contagi. L’ora d’aria per i bambini è una misura non ancora operativa, bisogna rispettare le regole di prudenza e stare in casa”.

La situazione ospedali

“Gli ultimi dati sul coronavirus in Italia? Questa situazione ci permetterà anche di respirare per le strutture sanitarie, che si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che era molto più forte e sacrifici straordinari. Si tratta di una situazione che ci permette di gestire l’emergenza con minore affanno. Sono stati posti in essere comportamenti che devono rimanere”.

Fnomceo: “Altri due medici morti, il totale sale a 73

Non si ferma intanto il bilancio di morti tra il personale medico: altri due medici sono morti in Italia a causa del coronavirus, facendo salire il totale dei decessi a 73. Lo riferisce Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri). Le ultime vittime sono Riccardo Paris, cardiologo, e Dominique Musafiri, medico di medicina generale.

LaPresse

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