Allentato il lockdown, ma è scontro con le Regioni. Bonaccorsi: “In estate andremo al mare”

Librerie, cartolerie , studi professionali per il Governo possono riaprire. Ma i governatori si mettono di traverso

(AP Photo/Andrew Medichini)

ROMA – A partire dal 14 aprile, come comunicato dal Governo, il Paese si prepara ad allentare il lock-down che è in vigore ormai da settimane. E’ prevista infatti la riapertura di librerie, cartolerie, negozi di vestiti per bambini e neonati. Oltre queste attività anche molti studi professionali e alcuni magazzini delle industrie apriranno in modo che si possa cominciare a rifornire le materie prime in vista di un’ipotetica ripartenza. Nonostante il decreto varato dall’Esecutivo diretto da Giuseppe Conte, però, l’ultima parola per l’effettiva riapertura spetta agli enti Regionali che hanno deciso, non tutti allo stesso modo, di limitare le riaperture.

Cosa è autorizzato a ripartire

I settori più interessati all’allentamento delle regole sono sicuramente quelli dell’agricoltura e del legname: silvicoltura ed utilizzo delle aree forestali; fabbricazione di articoli in paglia, fabbricazione di macchine per l’agricoltura, cura e manutenzione del paesaggio. Le fabbriche e le attività aperte devono assicurare la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità. E’ prevista la riapertura dei magazzini delle industrie che potranno così far viaggiare i migliaia di container fermi nei porti con le loro materie prime.

Le dicisioni delle Regioni

In Lombardia a causa dei dati non ancora troppo confortanti, il governatore Fontana ha deciso di scalvare il decreto e ordina la proroga del blocco con unica eccezione per la riapertura di negozi di articoli per bambini e neonati. In campania, Vincenzo De Luca, ha prorogato la chiusura anche per librerie e cartolibrerie fino al 3 maggio. Per quanto riguarda i negozi per bambini essi potranno operare ma soltanto di mattina e per soli 2 giorni a settimana. In Veneto invece il governatore Zaia ha deciso di allentare la presa e di permettere nuovamente l’attività fisica all’aperto non oltre però i 200 mt dalla propria abitazione. Il Piemonte, come la Lombardia, ha deciso di prorogare le misure ora in vigore fino al 3 maggio. Restano dunque chiusi librerie, cartolibrerie e negozi per l’infanzia.

Si inizia a intavolare la “fase 3”

“Andremo al mare quest’estate. Stiamo lavorando per far si che possa essere così. lo ha detto il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, che ha spiegato che sono allo studio misure per consentire un normale sviluppo del turismo: “Ci stiamo lavorando dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento che favorisca i borghi rispetto alle aree più affollate”.

UC

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