Coronavirus, De Luca: “Piano regionale per lo screening di massa”

"E' in corso di definizione in queste ore un Piano Regionale di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19. Il piano prevede uno screening di massa sui cittadini campani"

Foto LaPresse/Marco Cantile

NAPOLI – “E’ in corso di definizione in queste ore un Piano Regionale di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19. Il piano prevede uno screening di massa sui cittadini campani. La Fase 2 infatti è ormai prossima e dovrà prendere in considerazione il controllo sanitario e la sicurezza per le famiglie”. Così in una nota il governatore della Campania Vincenzo De Luca. 

Il primo punto, dice De Luca, “è lo “Sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratorio pubblici e l’Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l’uso dei tamponi. L’obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche. Poi, lo screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia;?soggetti che riprendono l’attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete…); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l’utenza etc.

In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati. Infine, lo screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi…). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia. A tal fine si svolge oggi una riunione operativa tra la task force regionale, i dirigenti del Cotugno e i responsabili di tutti i laboratori pubblici oggi attivi”.

LaPresse

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