Covid, Fiaso: “Ricoveri in calo ma attenzione alla nuova ondata”

Ricoveri in calo ma attenzione a una nuova ondata di contagi

Ricoveri in calo ma attenzione a una nuova ondata di contagi. È la Federazione Italiana delle Aziende Ospedaliere (Fiaso) a mettere in guardia l’Italia dai pericoli di una recrudescenza dalla pandemia da Covid-19. Lo fa per bocca del presidente, Giovanni Migliore, che parla di “situazione negli ospedali di sostanziale stabilità, ma il pericolo di una nuova ondata non è escluso”. Per questo “occorre monitorare l’insorgenza e la diffusione di nuove varianti e nel frattempo proseguire con la campagna vaccinale per la quarta dose ad anziani, immunocompromessi e più in generale fragili con altre patologie, donne incinte – afferma Migliore -. Attualmente solo il 30% della platea di destinatari della seconda dose booster è protetto perché ha ricevuto la somministrazione della quarta dose o perché ha contratto l’infezione: si tratta di una percentuale ancora molto bassa”.

I numeri del monitoraggio settimanale Fiaso al 25 ottobre negli ‘ospedali sentinella’ vedono una riduzione dei ricoveri pari al 5% dopo quattro settimane consecutive di segno positivo. La diminuzione, tuttavia, riguarda solo i ricoverati ‘Con Covid’, quei pazienti trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero ma in ospedale per curare altre patologie (-14,4%), mentre i ‘Per Covid’, che hanno sviluppato sindromi respiratorie e polmonari l’aumento è del +4,7%. Nei reparti ordinari si registra un calo del 6,8% mentre nelle terapie intensive si trova una nuova oscillazione dei casi con un aumento di poche unità. In area critica il 33,3% dei pazienti è senza vaccino. Nei reparti ordinari un paziente su 5 è no vax con la restante parte di ricoverati, invece, vaccinata da oltre 6 mesi e sprovvista della quarta dose. Viene confermato, inoltre, il dato sui pazienti fragili: circa il 90% di coloro che hanno contratto l’infezione da Sars-Cov-2 e si trovano in ospedale è affetto da altre patologie e avrebbe quindi, in quanto soggetto a rischio, dovuto proteggersi attraverso il vaccino. L’età media dei non vaccinati in rianimazione è pari a 77 anni.

In linea i dati delle ultime 24 ore: 35.043 casi in Italia con 93 decessi, discesa dei ricoveri (-87 pazienti nel reparti ordinari, -5 nelle intensive) e il tasso di positività al virus al 16,2% con 216.735 tamponi processati.

di Francesco Floris

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