Covid, il Governo lavora su capienze dopo le indicazioni del Cts. Salvini: “Riaprire tutto”

Foto Massimo Paolone / LaPresse - Nella foto: Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega

ROMA – Il giorno dopo il benestare del Cts all’aumento delle capienze per musei, cinema, teatri, e impianti sportivi i sentimenti sono contrastanti. La soddisfazione per la formula 75% stadi, 50% palazzetti, 80% teatri, cinema e sale concerti (100% all’aperto) e nessuna limitazione per i musei c’è ma il fronte aperturista avrebbe voluto un cambio di passo ulteriore. Sostanzialmente, comunque, tutti sono consapevoli che qualsiasi tipo di provvedimento deve essere preso seguendo la regola aurea della gradualità.

Ora toccherà al governo recepire le indicazioni degli scienziati. “Facciamo un altro passo verso la riconquista della normalità”, spiega Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie mettendo il luce come “se qualcuno aveva dubbi sull’opportunità del Green pass, dovrebbe ricredersi”. “Andiamo avanti e lavoriamo per arrivare quanto prima al 100%”, le fa eco il sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali.

Sono prima di tutto i governatori, vero e proprio termometro dei sentimenti che si respirano sul territorio, a dirsi soddisfatti per “una decisione equilibrata” che – sottolinea il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga “ridà ossigeno al mondo dello spettacolo e della cultura, coniugando le esigenze della ripresa con le regole basilari della prevenzione”. Resta invece ancora irrisolto il nodo delle discoteche.

Secondo il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, bisognerebbe avere “il coraggio” di farle aprire con Green pass e contingentamenti “anche superiori alle altre attività”. Un pensiero che, dal lato governativo, viene condiviso anche dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

A capeggiare il fronte di chi avrebbe voluto vedere nuovamente il tutto esaurito c’è Matteo Salvini. “Cosa impedisce una riapertura al 100%, con green pass e mascherine, per teatri e cinema? Chiedetelo a chi dice di no o a Draghi o a Speranza”, argomenta il leader della Lega secondo cui bisogna “riaprire tutto per tutti”. Pur con posizioni meno nette pure il M5S e il segretario dem Enrico Letta esprimono i loro desiderata.

Il Movimento precisa come questa implementazione delle capienze non possa essere “un punto di arrivo” mentre il numero uno del Pd auspica un estensione al 100% delle presenze nel settore della cultura “chiuso per troppo tempo”. Il commento più duro giunge dalla Siae che parla di decisioni “francamente immotivate” e si dice “sorpresa” dall’uso del termine ‘ossigeno’ da parte della Conferenza delle Regioni. “Come dice il nostro Presidente Giulio Rapetti Mogol non vogliamo morire SANI”, concludono lasciando intendere di non voler mollare la presa.(LaPresse)

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