Crisi, Colle pronto ad incarico: domani premier o governo elettorale

in foto Sergio Mattarella

ROMA– Il secondo giro di consultazioni al Quirinale si svolge come da protocollo e senza sussulti mentre fuori sembra che la trattativa tra M5S e Partito democratico si corra su una pista troppo scivolosa. Ma una certezza, l’unica, è che tra domani sera e giovedì mattina il nome di un premier incaricato ci sarà anche se sulla sua ‘natura’ ancora non vi è certezza.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affronta il primo giorno di incontri sotto la guida del “fare presto e dare chiarezza” al Paese. Per questo, mentre si attende che da palazzo Chigi i due partiti si stringano la mano, il messaggio è chiaro: nessun incarico esplorativo, quello che uscirà sarà un governo politico o di garanzia elettorale.

Ciò che si aspetta l’inquilino del Colle nel corso degli incontri di domani con M5S (alle 19.00) e con Pd (alle 16.00) è l’indicazione non solo di un nome per la guida di Palazzo Chigi ma anche di un accordo senza ombre all’interno di un perimetro definito.

Mattarella, in sostanza, vuole conferire un incarico pieno, non si accontenterà di una mezza misura o un quadro appena abbozzato. Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti dovranno sedersi allo studio alla Vetrata con pochi tentennamenti, altrimenti il capo dello Stato designerà un premier di ‘garanzia elettorale’ per riportare gli italiani alle urne.

Il tutto è ancora appeso alla trattativa tra M5S e Pd, ovvio, ma nelle stanze del Quirinale il sentimento è di ‘cauto ottimismo’. In caso di presidente del Consiglio ‘politico’ (che a questo punto sembra essere Giuseppe Conte), non è escluso che il capo dello Stato conceda più tempo per fare le sue consultazioni, per completare la lista dei ministri e il programma.

Pochi giorni, nei limiti della ragionevolezza, per ‘sondare’ soprattutto quei gruppi parlamentari (tra cui LeU e parte del Gruppo Misto a Camera e Senato) che hanno dichiarato di essere disponibili a sostenere un esecutivo di legislatura. Dopodiché il premier incaricato scioglierà la riserva risalendo al Colle per proporre la sua squadra a Mattarella.

Parlare di tempistiche in queste ore concitate sarebbe un azzardo, anche se il faro resta quello di fornire subito all’Italia un governo in vista degli impegni economici (Def e legge di bilancio) ed Europei (commissario Ue) irrimandabili. (LaPresse)

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