Crisi governo, Mulè: Conte continua a prendere a ‘schiaffi’ Draghi

“Non ci si aspettava una genuflessione da parte di Giuseppe Conte, conoscendolo, ma almeno il rispetto per l’Italia e per gli italiani avendo peraltro indossato il vestito di presidente del consiglio"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Giorgio Mulè

ROMA – “Non ci si aspettava una genuflessione da parte di Giuseppe Conte, conoscendolo, ma almeno il rispetto per l’Italia e per gli italiani avendo peraltro indossato il vestito di presidente del consiglio. E invece, con il discorso di ieri, Conte è tornato a prendere a schiaffi il presidente Draghi senza alcuna presa di coscienza dell’emergenza per l’Italia”, sono le parole del sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè intervistato da SkyTg24.

“Tre settimana fa Conte è andato da Mattarella per lamentarsi di Draghi. Promise di andare avanti. Poi, il copyright è di Ugo Magri della Stampa, ha però deciso di seguire i ‘terrapiattisti della politica’, cioè gli apprendisti stregoni e gli sciamani. Ed eccoci al punto che Conte si ostina ancora ad usare l’imperativo: ma in politica, e soprattutto in questa situazione, bisogna saper coniugare i verbi casomai al condizionale. I toni del Movimento 5 stelle invece rimangono perentori e le richieste ultimative. Non è il centrodestra a non voler andare avanti, ma Draghi che riconosce di non potere proseguire con i 5Stelle”, evidenzia Mulè.

 E sulle votazioni in Sicilia Mulè parla di “alleanza a principi variabili: in Sicilia va bene, altrove chissà. D’altronde si tratta di un’alleanza con un Movimento che sta portando l‘Italia alla rovina e sarà difficile giustificarlo agli italiani”.

Per Mulè “Conte si ama e si contraccambia: Conte è l’amante di Conte. Un pò come Dorian Gray che però non ha fatto una bella fine…”.

(LaPresse)

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