Crivellati di colpi ad Ercolano, fuori casa di Palumbo spunta un teschio

Una parte dell’abitazione del 53enne addobbata per Halloween

NAPOLI – Il tempo sembra essere diventato solido in via Marsiglia, a Ercolano, dove non è ancora tornato tutto come prima. Non potrebbe essere altrimenti. La frazione di San Vito è ancora troppo scossa per il doppio omicidio di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, 26enne e 27enne di Portici, ammazzati venerdì notte da Vincenzo Palumbo, 53enne del posto. Agli abitanti della zona collinare non sembra vero aver vissuto anni a un palmo da quello che si sarebbe rivelato uno spietato killer. Anche se, ora che il sangue è stato versato, ora che San Vito è finita sotto i riflettori della cronaca nazionale, qualcuno che ne parla come di un soggetto incline alla violenza c’è. Secondo il racconto di un residente, non troppo tempo fa l’autotrasportatore di 53 anni con la passione per la caccia avrebbe minacciato con un fucile due ciclisti, rei di essere transitati davanti alla sua villetta, quella stessa villetta dalla quale nella notte tra giovedì e venerdì ha esploso undici colpi di pistola agli indirizzi di Pagliaro e Fusella, colpevoli di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Si respira un clima inquietante in via Marsiglia. La moglie e la figlia di Palumbo hanno lasciato la villetta. Non tornano a dormire e lo si evince dalla presenza dei due cani di famiglia in una gabbia chiusa. Chiusa come l’abitazione, barricata come sono barricate le case di altri abitanti, esausti dalla presenza dei cronisti. Sulla porta di una struttura esterna di pertinenza alla villetta, spicca il disegno di un teschio. E’ chiaro che faccia parte degli addobbi per Halloween, così come una zucca e altre decorazioni. L’unica nota di colore in via Marsiglia, l’unico slancio di dolcezza, sono rappresentati dai fiori e dalle candele posizionati sul muretto contro il quale si è schiantata in retromarcia la Fiat Panda bianca dopo che Tullio (che era al volante) è stato centrato al volto come l’amico dalle pallottole esplose dalla Beretta calibro 40 azionata da Palumbo. Un omaggio a due giovani uccisi per nulla. E’ ancora giallo sul movente degli spari. Il 53enne ha detto di aver pensato che fossero ladri. Ma il 27enne e il 26enne erano bravi ragazzi. Non erano lì per rubare. Gli inquirenti sono al lavoro per scoprire come mai si siano recati di notte in via Marsiglia. Oggi, intanto, è la giornata degli esami autoptici; domani quello dell’ultimo saluto: i funerali si svolgeranno nel pomeriggio nella chiesa di San Ciro.

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