Dazi, Coldiretti: A rischio 40,5 miliardi di Made in Italy in Usa

US President Donald Trump shows his signature on Section 232 Proclamations on Steel and Aluminum Imports in the Oval Office of the White House on March 8, 2018, in Washington, DC. Trump on Thursday declared the American steel and aluminum industries had been "ravaged by aggressive foreign trade practices" as he signed off on contentious trade tariffs. "It's really an assault on our country," he continued. "I've been talking about this a long time, a lot longer than my political career." / AFP PHOTO / MANDEL NGAN

Milano, 30 apr. (LaPresse) – La guerra commerciale con gli Stati Uniti mette a rischio 40,5 miliardi di esportazioni Made in Italy che hanno raggiunto nel 2017 il record storico grazie ad un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, in riferimento alla scadenza il primo maggio del periodo di esenzione concesso dagli Usa all’Unione europea dai dazi su acciaio e alluminio, che potrebbe scatenare una escalation per le annunciate contromisure comunitarie dal mais al riso, dal bourbon al succo di arancia fino al burro di arachidi e molto altro.

“Le tensioni nei rapporti hanno già avuto i primi effetti nel primo trimestre del 2018 in cui si registra un sostanziale stallo (+0,3%) delle esportazioni italiane in Usa rispetto allo scorso anno. Gli Stati Uniti – sottolinea la Coldiretti in un comunicato – sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare”.

La nuova strategia Usa ‘America First’ – precisa la Coldiretti – sembra avere fino ad ora i primi effetti in una politica monetaria aggressiva che rischia di costare caro all’Italia anche in campo alimentare considerato che le esportazioni di cibo e bevande sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Gli Usa – conclude la Coldiretti – si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino – conclude la Coldiretti – risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta”.

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