Delitto di Fiumicino, il personal trainer sospettato confessa: sono stato io

Si è costituito alla stazione dei carabinieri di Fiumicino ammettendo di essere stato lui ad uccidere la donna madre di due bambini, scomparsa nel nulla nella giornata di domenica

ROMA – Il personal trainer ha confessato. E’ stato lui a uccidere Maria Tanina Momila, la donna di 39 anni ritrovata senza vita in un canale di bonifica di Isola Sacra. Andrea De Filippis, ex poliziotto di 56 anni ha confessato. Si è costituito alla stazione dei carabinieri di Fiumicino ammettendo di essere stato lui ad uccidere la donna madre di due bambini, scomparsa nel nulla nella giornata di domenica. Volto coperto dalla mano, una felpa scura, accompagnato dall’avvocato.

I sospetti erano subito ricaduti sul personal trainer

Il primo ad essere sospettato dell’omicidio della donna, una volta ritrovato il cadavere, era stato proprio il personal trainer. L’uomo era stato indagato e messo sotto torchio nella giornata di lunedì: domenica, infatti, Maria Tanina si trovava in palestra con lui nella struttura in via Martinengo. Non è chiaro però il movente dell’omicidio. Sarà forse lo stesso De Filippis a renderlo noto nelle prossime ore. La notizia di una possibile confessione da parte dell’ex poliziotto si era sparsa in zona già ieri sera: le forze dell’ordine, infatti, presidiarono la zona per paura di ritorsioni da parte della famiglia della vittima, commessa in un negozio di passeggini per bambini.

La vittima sarebbe morta strangolata

Stando alle prime analisi sul corpo della donna rinvenuta nel canale di bonifica, il personal trainer l’avrebbe strangolata. Pare abbia utilizzato un sacchetto di plastica per farlo. Dopo l’avrebbe colpita alla testa con un corpo contundente. Resta da capire, dopo la confessione, se il 56enne l’ha uccisa dentro o fuori la palestra dove insegnava difesa personale (la vittima era una sua allieva). Di sicuro il corpo è stato trasportato all’esterno, dove poi è stato ritrovato non lontano dalla struttura. L’edificio è stato sottoposto a sequestro dagli uomini della sezione Rilievi del Nucleo investigativo.

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