Dl Semplificazioni, attesa per gli emendamenti sulle trivelle. Critiche da Confindustria

Il testo è atteso nell'aula di palazzo Madama tra il 15 e il 16 gennaio per essere sottoposto alla lettura del Senato

ROMA – In attesa delle modifiche, arrivano le critiche. Dopo la pausa delle feste natalizie, prosegue nelle commissioni Affari costituzionali e Lavori Pubblici del Senato l’esame del dl Semplificazioni dopo l’ok del 12 dicembre in Consiglio dei ministri. Il provvedimento è molto eterogeneo. Include dallo stop al Sistri (il sistema di tracciabilità dei rifiuti) al fondo da 50 milioni per le Pmi in difficoltà. Passando per lo slittamento della restituzione del prestito ponte di Alitalia.

Dl Semplificazioni, si attendono importanti novità nel testo

Ma se il termine degli emendamenti scade mercoledì 9 alle 19, uno dei due relatori del testo, Mauro Coltorti del M5S, ha confermato che potrebbero arrivare importanti novità. In particolare potrebbero spuntare novità per lo sconto Ires per il terzo Settore e il contestato stop alle trivelle. Nei prossimi giorni nel dl dovrebbe essere inserita una norma per bloccare 40 richieste di trivellazioni nello Ionio.

Confindustria contesta il decreto

Intanto però, dopo le considerazioni negative dell’Ance, spuntano le riflessioni di Confindustria durante le audizioni. La principale riguarda il fatto che “il provvedimento non segna l’avvio di un vero processo di sburocratizzazione. Sia perché dal testo sono state stralciate misure importanti come quelle in materia di End of Waste (v. infra), sia perché sembra mancare un chiaro disegno di politica legislativa a sostegno della crescita economica”. Per questo motivo è necessario “ampliare la portata del provvedimento, con misure qualificanti che siano in grado di connotarlo in chiave di utile strumento di sostegno all’economia”.

Il testo sarà sottoposto alla lettura del Senato la prossima settimana

E se rimane importante rilanciare l’edilizia e le infrastrutture, per Rete Imprese il dl semplificazioni rappresenta “un primo importante passo per cominciare ad abbattere la burocrazia italiana, che è il nemico numero uno delle imprese. E’ tuttavia necessario procedere con attenzione”. In questa chiave vanno subito abrogati “split payment e reverse charge” ed evitare nuovi oneri per il post Sistri. Tutto materiale utile per aggiustamenti rapidi, perché il testo, sempre più un vero e proprio omnibus, è atteso nell’Aula di palazzo Madama tra il 15 e il 16 gennaio.

(Lapresse/di Alessandro Banfo)

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