Docenti di sostegno, rientro a rischio

Barbaro (Gilda): la scuola primaria potrebbe partire con 200 unità in meno

CASERTA – L’anno scolastico che inizierà fra meno di un mese rischia di potare un calo di assistenza per gli alunni che hanno bisogno dei docenti di sostegno. “Fra il 2022-2023 e il 2023-2024 – dichiara Gerardo Barbaro della Gilda insegnanti – l’organico totale dei docenti di sostegno è in diminuzione, ma non è lo stesso per gli alunni. La macchina del governo è farraginosa, le assunzioni sono concentrate in un periodo troppo breve per poter gestire tutto e si rischia il caos generale nell’assegnazione delle cattedre”.

I numeri sono preoccupanti: nella scuola primaria in provincia “quest’anno abbiamo oltre 200 docenti in meno, divisi circa a metà fra scuola di primo grado e di secondo grado: erano 800, si sono ridotti a 580. C’è un calo generale di iscrizioni per la decrescita demografica, è vero, ma questo non giustifica la riduzione di posti. Peraltro, a livello regionale sono state confermate le stesse unità dell’anno scorso e non ci spieghiamo come mai l’ufficio scolastico provinciale non abbiano chiesto un numero adeguato di docenti”.

Il timore del sindacato è che la copertura delle ore di sostegno diminuisca e non si riesca a raggiungere le 18 ore alle superiori e le 24 alle primarie. Quest’anno molti precari lavoreranno sul sostegno: molti incarichi annuali non sono garantiti”.
Una nota positiva sono i lavori annunciati dalla Provincia e finanziati dal Piano nazionale di ripresa in numerosi istituti superiori, quanto mai necessari visto che “nel Casertano il 90% di queste scuole non ha l’agibilità” ma non è chiaro dove andranno gli alunni durante i lavori.

Sono state messe a bando tutte le gare di appalto relative ai finanziamenti ottenuti dalla Provincia per l’edilizia scolastica nell’ambito del Pnrr, per un importo totale di circa 54 milioni di euro.
Gli interventi previsti in questa prima fase sono complessivamente 24: 16 riguardano l’adeguamento strutturale delle scuole per circa 38 milioni di euro; un intervento di demolizione e ricostruzione per 11 milioni e 500mila euro; 3 interventi la riqualificazione di mense scolastiche per quasi 2 milioni di euro; 4 finanziamenti sono dedicati alla costruzione di nuove palestre per 7 milioni e 500 mila euro.

Nel capoluogo sono interessati li liceo classico e scientifico “Giannone” con interventi di adeguamento sismico per un milione e 657mila euro, il liceo Manzoni per 3 milioni e 300mila ero e il liceo artistico di San Leucio per 3 milioni e 471mila euro, entrambi per adeguamento sismico e messa in sicurezza. Ad Aversa 3 milioni e 444mila per il liceo classico “Cirillo” e sempre nella città normanna l’istituto “Volta” avrà oltre 4 milioni per una struttura multifunzione e la costruzione della nuova copertura per la palestra. A Capua 3 milioni e 482mila euro per il magistrale “Pizzi”, a Maddaloni lo scientifico “Cortese” ottiene un milione e 248mila euro e vengono finanziati anche lavori al “Don Gnocchi” e al “Giordano Bruno”.
L’intervento più massiccio è però quello per l’abbattimento e la ricostruzione dell’istituto tecnico industriale “Caso” di Piedimonte Matese: oltre 11 milioni.
L’iter amministrativo e tecnico è stato completato grazie al lavoro degli uffici del settore Edilizia, coordinato dal dirigente Paolo Madonna.

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