Hurghada (Egitto), 25 ago. (LaPresse/AFP) – Resta il mistero sulla morte di una coppia di turisti inglesi in vacanza in Egitto, morti a poche ore l’uno dall’altra. Il tour operator Thomas Cook ha trasferito tutti i suoi clienti dall’hotel nella località di Hurghada, sul Mar Rosso, dove alloggiavano John e Susan Cooper, di 69 e 63 anni. Questi deceduti in circostanze che la figlia ha definito “sospette”. I periti incaricati dalla Procura egiziana non hanno trovato difetti nell’unità di climatizzazione o in qualsiasi altra attrezzatura nella camera d’albergo della coppia. Gli esperti della facoltà di ingegneria dell’Università Ganoub el-Wadi sono stati chiamati per ispezionare la stanza presso il lussuoso Aqua Magic Hotel di Steigenberger. “Hanno esaminato e controllato attentamente tutti i dispositivi presenti nella stanza, in particolare l’aria condizionata”, ha spiegato la Procura. Secondo i media britannici una perdita di gas potrebbe aver causato un avvelenamento letale da monossido di carbonio.
hanno comunicato gli inquirenti
“Il comitato di esperti ha documentato nel suo rapporto che tutti gli elettrodomestici erano sicuri e che non ci sono state perdite o gas velenosi o pericolosi”. L’autopsia sui corpi dei due turisti “non ha rilevato alcun segno di violenza criminale o di lotta”, ha spiegato l’ufficio del procuratore generale. La figlia, Kelly Ormerod, ha detto che entrambi i genitori si sono sentiti male all’improvviso, il padre è morto nella camera d’albergo e la madre qualche ora dopo in ospedale. “Non hanno avuto alcun sintomo, nessun mal di stomaco, vomito, nessuna malattia. Erano in perfetta salute quando sono andati a letto”, ha detto a Sky News. Un funzionario della sicurezza ha dichiarato il 69enne è morto “per un attacco di cuore”, mentre la causa della morte della moglie è stata segnalata come “interruzione della circolazione sanguigna e delle sue funzioni respiratorie”.
