Elezioni Sicilia, la Lega e Salvini non sfondano e i 5 Stelle affondano. Regge la strana alleanza Pd-Fi

Non si può tradurre un dato nazionale da questa mini-tornata, questo è evidente. Ma allo stesso tempo il voto di ieri ci racconta di un quadro politico dove nulla può essere dato per scontato, senza vincitori né vinti particolari

Greco, Tripoli e Randazzo

ROMA – Tranne Bagheria, tutti al ballottaggio. La tornata elettorale che ha interessato diversi Comuni siciliani si deciderà al secondo turno, ma i dati emersi già ora ci raccontano di un centrodestra vincente se unito, della strana alleanza Pd-Fi che regge, di una Lega che non sfonda affatto e di un Movimento 5 Stelle ancora giù. Non si può tradurre un dato nazionale da questa mini-tornata, questo è evidente. Ma allo stesso tempo il voto di ieri ci racconta di un quadro politico dove nulla può essere dato per scontato, senza vincitori né vinti particolari.

Bagheria, bagno di folla e urne vuote per Salvini: la Lega è quarta, città al centrosinistra

Il Movimento arranca ancora. Bagheria, uno dei primi Comuni d’Italia governati dai pentastellati, la candidata grillina Romina Aiello si ferma al addirittura al 10%. Il candidato del centrodestra con il 32% non riesce a conquistare la città, che va invece a Filippo Tripoli del centrosinistra, sostenuto da un pezzo di centrodestra, con il 46%. Non è servito il “bagno di folla” di Salvini a far vincere la Lega. Centrodestra e 5 Stelle si giocheranno al ballottaggio Caltanissetta. Michele Giarratana parte dal 37% del primo turno, mentre il pentastellato Roberto Gambino è al 20%. A Caltenissetta il centrosinistra è terzo, quarta invece la Lega che ha preferito correre da sola.

A Gela 5 Stelle ko, è sfida centrosinistra contro Lega ai ballottaggi

Sarà sfida tra la strana alleanza centrosinistra e pezzi di Fi vicini a Micciché contro la il candidato della Lega appoggiato dal centrodestra a Gela, con i candidati dei rispettivi schieramenti Lucio Greco al 37% e Giuseppe Spata 31%. Anche a Gela il Movimento è fuori dal ballottaggio eppure era al governo della città. A Mazara del Vallo Salvatore Quinci sostenuto da civiche e il candidato della Lega Giorgio Randazzo, mentre a Monreale il duello tra Alberto Arcidiacono al 24% sostenuto da autonomisti e civiche, e Pietro Capizzi al 23%, appoggiato sempre dalla strana alleanza Pd-Fi.

La partita resta aperta

Se ci si aspettava lo sfondamento della Lega, non è avvenuto. Il Carroccio ha retto, ma non è andato giù a valanga come suggerivano i comizi di Salvini. I 5 Stelle si giocheranno due partite ai ballottaggi, ma il Movimento è andato male e ha perso due amministrazione precedentemente governate da pentastellati. Il centrosinistra ha retto, anche se non è avvenuta la resurrezione che in tanti speravano. Il voto siciliano dà poche indicazioni, ma un dato è certo: la partita è aperta. In queste come in altre elezioni.

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